Genoa, il racconto di Behrami: “Covid mi ha reso fragile. Testa al Derby”

Genoa, il racconto di Behrami sul Covid: il centrocampista svizzero ha raccontato al ‘Secolo XIX’ la sua brutta avventura quando era risultato positivo al virus

Il Genoa, in questa stagione, è stata la squadra più colpita dai contagi da Coronavirus. Ben 22, tra calciatori e membri dello staff, che hanno contratto il Covid-19. Uno tra questi è il centrocampista Valon Behrami che solamente nei giorni scorsi è risultato negativo al secondo tampone in cui è stato sottoposto. Ha rilasciato una lunga intervista al ‘Secolo XIX‘ dove ha raccontato di non stare molto bene una volta che ha sconfitto il virus. Queste le sue dichiarazioni: “Sì, ora sono guarito, ma mi sento più fragile. Non è una questione fisica, anche perché ci alleniamo tutti i giorni.

E’ stata una mazzata ed ho avuto molta paura. Stavo affrontando un nemico invisibile ed avevo il terrore che anche mia moglie ed i miei figli potessero essere contagiati. Nella mia testa pensavo che era meglio fosse capitato a me piuttosto che a loro. Per molte ore sono stato da solo in isolamento, chiuso in una stanza e in quel momento ho scoperto il mio essere fragile. Sono diventato più sensibile alla sofferenza degli altri. Quando sono ritornato in campo non avevo voglia di parlare con nessuno. Notavo solamente gli sguardi dei miei compagni e capivo la sofferenza“.

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Genoa, Behrami: “Speriamo di regalare una gioia ai nostri tifosi

Valon Behrami (Getty Images)

E sulla moglie: “Fortunatamente non è stata contagiata, anche perché dopo la partita contro il Napoli non ci siamo visti. Questa pandemia ha reso molta gente aggressiva, non puoi esprimere una idea che subito ti senti attaccato“.

E sul Derby di domenica sera alle ore 20:45 contro la Sampdoria: “Quando ero alla Lazio ne ho giocati un po’ contro la Roma, anche in Premier League quando militavo a Londra. A dirla tutta il vero derby è sempre stato Svizzera-Albania. A Genova non c’è la solita atmosfera per il brutto periodo che stiamo trascorrendo. Quando sono arrivato a gennaio la gente mi chiedeva di vincere questa partita, ora nessuno ha voglia di parlarne. Il nostro unico pensiero è di regalare una piccola gioia ai nostri tifosi“.

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