Napoli-Milan, Gattuso autocritico: “Mi prendo le colpe, ci manca la mentalità”

Le parole di Gennaro Gattuso ai microfoni di Sky Sport, dopo la sconfitta interna del Napoli contro il Milan nel posticipo della 8.a giornata di Serie A.

Il Napoli perde nuovamente al San Paolo, stavolta 3-1 da grande ex contro il Milan in un altro scontro diretto. Una sconfitta che rallenta il cammino degli azzurri e mina un po’ le loro certezze come spiega Gennaro Gattuso in un lunga e dettagliata analisi al termine della partita. Le sue dichiarazioni nell’intervista concessa a “Sky Sport”:

Sulla partita: “La prestazione dei singoli non mi interessa, gli errori ci stanno. Abbiamo fatto tutto noi, abbiamo creato e ci siamo fatti male da soli. Il responsabile sono io, quando arriva la partita importante succede sempre qualcosa. Dobbiamo alzare l’asticella in queste gare, colpa mia che non riesco a far interpretare le partite in un certo modo. Ognuno di noi, io per primo, deve assumersi le responsabilità. Dobbiamo giocare più seriamente, stare sul pezzo e smetterla di pensare che perdiamo per sfortuna. Ci manca sempre qualcosa, solo con la tecnica e giocare bene non basta. Certi atteggiamenti non mi piacciano, bisogna aggiustarli il prima possibile”.

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Napoli, Gattuso alza i toni: “Non perdiamo per sfortuna, ci manca qualcosa”

Gattuso Napoli Milan
Gattuso Napoli (Getty Images)

Sulla gomitata di Ibrahimovic su Koulibaly: “Rivedendolo in televisione sembra una gomitata alla Mike Tyson ma non voglio parlarne. C’è il VAR apposta per questo tipo di episodi: non l’ha giudicato fallo e va bene così”.

Sul Milan: “Credono fortemente in Ibrahimovic, sono a sua disposizione. Lui resterà sempre un mio amico, abbiamo condiviso tante cose importanti. E’ più forte adesso che 10-12 anni fa, non sembra un 40enne. Secondo me non sono una squadra più forte di noi, abbiamo avuto tante palle gol ma ci manca uno step a livello mentale. A volte facciamo troppo i professori, dobbiamo ragionare da squadra e giocare sempre con il coltello tra i denti. Bisogna dirsi le cose in faccia e non sempre dire che tutto va bene”.

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