Champions League, highlights Inter-Shakhtar Donetsk: sintesi partita- Video

Champions League, guarda la sintesi di Inter-Shakhtar Donetsk, ultima giornata della fase a gironi.

L’Inter, imbattuta nei quattro precedenti con lo Shakhtar Donetsk, non va oltre lo 0-0 a San Siro. Il pareggio vuol dire ultimo posto e addio all’Europa. Conte schiera con Barella e Gagliardini a centrocampo e davanti la coppia Lukaku-Lautaro. Il belga ha contribuito a 17 gol nelle sue prime 15 partite tra Europa League e Champions League con l’Inter. Il “Toro” festeggia le cento presenze in tutte le competizioni per i nerazzurri e scuote subito la squadra al 7′. Avvolgente l’azione della squadra di Conte: cross di Barella, velo di Lukaku, destro potentissimo dell’argentino che fa tremare la traversa.

Lo Shakhtar rimane con le linee molto basse e un atteggiamento d’attesa. L’Inter fa girar palla senza alzare il ritmo crea solo un’altra vera chance per il vantaggio nella prima mezz’ora, la doppia conclusione di De Vrij da calcio d’angolo. L’olandese è generoso ma impreciso.

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Champions League, la sintesi di Inter-Shakhtar Donetsk

Champions League, la sintesi di Inter-Shakhtar Donetsk
La sintesi di Inter-Shakhtar Donetsk

Si fa male Vitao dopo un allungo, forzato il primo cambio per gli ucraini: entra al suo posto Khocholava. La partita prosegue lungo la stessa linea interpretativa. Al 41′ Lukaku guadagna spazio a destra e crossa per Lautaro, ma è centrale il suo colpo di testa.

Ancora protagonista il belga un minuto dopo. Il suo tiro murato favorisce la conclusione di prima di Bastoni che però sfila larga.

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Lukaku inizia poi una sfida personale con il portiere Trubin. Fa le prove generali al 50′ con il colpo di testa centrale su cross di Young. Due minuti dopo si smarca sulla punizione di Brozovic, ma si esalta il diciannovenne Trubin che sta giocando al posto di una colonna come Pyatov.

Conte predica calma, l’Inter mostra qualche segnale di impazienza come il sinistro complesso di Lautaro su assist di Bastoni (59′). Dopo un paio di tentativi imprecisi di Brozovic e Skriniar, l’Inter corre un gran rischio in contropiede: serve un provvidenziale intervento di Handanovic per fermare Tete.

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L’Inter fatica a cambiare passo, Conte ricorre a un cambio offensivo: dentro Perisic per Young. All’85’ entra anche Eriksen per Lautaro, dopo lunghi minuti in cui la squadra nerazzurra è apparsa disunita e forse un po’ sfiduciata. Nel finale rimpianti per l’Inter su due colpi di testa di Sanchez: il primo finisce alto, il secondo da calcio d’angolo colpisce Lukaku. Ci prova anche Eriksen, col mancino da fuori al 91′, Trubin è ancora decisivo.

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