Serie A

Ballardini-Genoa, quarto ritorno di fiamma: la storia del tecnico in rossoblù

Quarta volta sulla panchina del Genoa per Stefano Ballardini, chiamato a compiere l’ennesima impresa e a ottenere una salvezza che sembra davvero difficile.

La sconfitta subita ieri contro il Benevento è stata fatale per Rolando Maran, esonerato dal presidente Enrico Preziosi, che ha deciso così di affidare la panchina del Genoa a una sua vecchia conoscenza, Davide Ballardini. Questa sarà la quarta volta per il tecnico sulla panchina ligure, che tenterà di realizzare l’ennesima impresa: ottenere la salvezza con una squadra che non è finora mai riuscita a trovare la continuità. Dalla sua, nonostante le difficoltà, il Mister avrà sicuramente l’appoggio dei tifosi, che non gli hanno mai fatto mancare il loro sostegno anche quando, puntualmente, arrivava la decisione del patron nei suoi confronti.

La prima volta in rossoblù per Ballardini risale al 2010, anno in cui le soddisfazioni non sono certamente mancate, ma tra queste spicca la doppia vittoria nei derby contro la Sampdoria. Um’annata memorabile, in cui il Grifone non solo riuscì ad ottenere la salvezza ma addirittura a piazzarsi al decimo posto a quota 51 punti. Nonostante un piazzamento così importante, ci fu un nuovo allontanamento per motivi che ancora oggi sono incomprensibili.

Davide Ballardini ed Enrico Preziosi nel 2001 (Foto: Getty Images)

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Ballardini e Preziosi: un rapporto di “odio e amore”

Pur non avendo mai avuto picchi importanti nel corso della sua carriera, Ballardini è uno che ama la concretezza e che è spesso riuscito a ottenere gli obiettivi per cui era stato scelto. Nonostante un addio difficile, nel gennaio 2013 torna a Genoa per la seconda volta, con un’altra salvezza da conquistare. Anche in quel caso la permanenza nel massimo campionato viene centrata, addirittura con un turno di anticipo, ma nemmeno questa volta basta per essere confermato.

Il tecnico e Preziosi sembrano però faticare a stare a lungo l’uno lontano dall’altro e così ci riprovano nel novembre del 2017, dopo l’esonero di Juric. La terza salvezza spinge il presidente a puntare su di lui, ma non a lungo: la sconfitta casalinga contro il Parma lo condanna a un nuovo addio. Anzi, questa volta non solo viene cacciato, ma Preziosi arriva addirittura a definirlo “scarso“. Già lo scorso anno l’ennesimo ritorno sembrava essere a un passo, ma si concretizzerà solo ora con una nuova impresa da conqusitare. Il primo impegno sarà un vero scontro diretto, contro lo Spezia, che sta mettendosi in mostra per le sue prestazioni, ma a volte anche quello che sembra impossibile può diventare possibile.

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