Milan-Lazio Pioli (Getty Images)
Serie A, la sintesi di Milan-Lazio. Un rigore a testa nel primo tempo, la decide Hernandez. Le immagini e i gol della partita
Ancora Theo Hernandez decide la partita. Segna da centravanti, firma al 91′ il 3-2 con un colpo di testa da calcio d’angolo ed esulta con una metaforica chiamata, forse al ct della nazionale francese Didier Deschamps.
Primo tempo densissimo a San Siro. Al 10′ il Milan passa. Corner di Calhanoglu, Marusic si perde Rebic che stacca praticamente da solo e senza marcatura. Firma così il suo tredicesimo gol nell’anno solare 2020, il primo di questa stagione.
Non segnava dal 18 luglio, contro il Bologna. Non aveva mai segnato di testa finora in Serie A.
Proprio Marusic, di forza, prova a farsi perdonare subito su assist in campo aperto di Luis Alberto. Vince il duello con Calabria e incrocia, fa il massimo ma non inquadra la porta.
Al 14′ grandi polemiche per il rigore assegnato alla Lazio, che abbiamo analizzato in dettaglio insieme al successivo penalty per i biancocelesti. Lo trasforma Calhanoglu e il Milan diventa la seconda squadra dopo il Barcellona nel 1948 a segnare almeno due gol per oltre sedici partite di fila in un anno solare nei cinque grandi campionati europei.
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Accorcia la Lazio, ancora su rigore: contatto Kalulu-Correa da calcio d’angolo, Di Bello lo assegna dopo review al VAR. Calcia Immobile, che sbaglia per la prima volta dal 2019 (contro la Juve): Donnarumma respinge, Luis Alberto corregge in rete di testa.
Correa, infortunato, esce. Inzaghi sceglie Muriqi e non Caicedo. Nel finale colpo a sorpresa di Luis Alberto che tenta il gol olimpico direttamente da calcio d’angolo. La resa non lo soddisfa, Donnarumma devia in corner.
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Il ritmo non cala nel secondo tempo. Il colpo di scena è nell’aria e matura al 59′. Lo confeziona Milinkovic-Savic che scavalca la difesa del Milan con un geometrico pallonetto per la volée vincente di Immobile: gran diagonale, 2-2.
Da inizio ottobre, ha segnato 13 gol in 14 partite giocate in tutte le competizioni, come Salah e Cristiano Ronaldo. Nei cinque principali campionati europei, hanno fatto meglio solo Lewandowski (19 reti) e Haaland (14). Ma la Lazio non fa i conti con Theo Hernandez.
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