Juventus, le cinque partite da ricordare del 2020 in Serie A – Video

Dallo scudetto con Sarri alle prime di Pirlo da allenatore. Con la costante Cristiano Ronaldo. La top 5 della Juventus nel 2020

Lo scudetto, l’addio di Sarri, l’arrivo di Pirlo. Il bianco e il nero che si esaltano nell’anno nuovo che più nuovo non si può, con lo scintillante tris rifilato al Barcellona e la collezioni di errori messi in fila in casa contro la Fiorentina. Il trionfo di Cristiano Ronaldo nello scontro diretto con Messi è il punto più alto della gestione Pirlo, che però convive ancora con i balbettii da crescita, le incongruenze di chi ancora deve pavimentare la sua strada da allenatore. Tutto il 2020, però, si può sintetizzare come un work in progress continuo per la Juve. L’abbiamo sintetizzato in cinque partite chiave in campionato.

Juventus campione d’inverno

Ai bianconeri bastano dieci minuti, il 12 gennaio, per indirizzare il 2-1 all’Olimpico contro la Roma e laurearsi campioni d’inverno: un titolo effimero che però nelle ultime sette occasioni sarà per la Juventus preludio di scudetto. Ma la serata è rovinata da due gravi infortuni a Zaniolo e Demiral, autore del gol del vantaggio e primo turco in gol nella storia della Juve in Serie A.

La Juve chiude di fatto il match con Cristiano Ronaldo, che raggiunge quota 14 gol nelle prime 19 partite di campionato per la seconda stagione di fila come solo John Hansen era riuscito a fare nella storia bianconera in Serie A (nel 1951, 1952, 1953). Ininfluente ai fini del risultato il rigore di Perotti.

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Il big match contro l’Inter: lezione a Conte

L’8 marzo, con i gol di Ramsey e Dybala la Juve vince 2-0 lo scontro diretto contro l’Inter e si riporta in testa alla classifica. E’ il momento decisivo nella corsa allo scudetto. Sarri batte Conte, l’unico altro allenatore bianconero capace di vincere tutte le prime due sfide contro l’Inter nelle ultime 40 stagioni di Serie A.

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E’ un giorno speciale anche per Aaron Ramsey, in gol per la seconda partita di fila: diventa il gallese più prolifico in una sola stagione di Serie A dopo Ian Rush nel 1987/88, sempre con la Juventus (sette reti).

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Cristiano Ronaldo batte Immobile: 30 e lode

Il 2-1 sulla Lazio del 20 luglio consente ai bianconeri di allungare il vantaggio sull’Inter a otto punti con quattro partite da giocare. I due grandi protagonisti non tradiscono le attese: doppietta di Cristiano Ronaldo, gol della futura Scarpa d’Oro Ciro Immobile.

Il portoghese, primo calciatore nella storia a segnare almeno 50 gol in Premier League, Liga e Serie A, entra nella storia della Juventus. E’ il primo bianconero con almeno 30 reti in una singola stagione del massimo campionato dopo Felice Borel (31 nel 1933/34) e John Hansen (30 nel 1951/52). E’ anche il calciatore che ha avuto bisogno di meno partite per toccare i 50 gol in carriera in A. Gliene sono bastate 61, sette in meno del precedente primato di Andriy Shevchenko (50 gol in 68 match).

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Il bomber della Lazio diventa invece il quinto giocatore con almeno 30 gol all’atti o in una stagione in A dopo Giuseppe Meazza (1929/30), Borel, Antonio Angelillo (1958/59) e Luca Toni (2005/06).

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La prima di Pirlo allenatore

Juventus, le più belle partite in campionato del 2020
Juventus, le più belle partite in campionato del 2020

La certezza matematica dello scudetto griffato Sarri arriverà solo contro la Sampdoria. Proprio contro i blucerchiati inizia la carriera di allenatore di Andrea Pirlo. Allo Stadium, i bianconeri si impongono 3-0 nella gara d’esordio della stagione 2020-21: sblocca Kulusevski, quarto svedese in rete in bianconero dopo Hamrin, Mellberg e Ibrahimovic; completano il 3-0 Bonucci e Cristiano Ronaldo, a segno per la diciannovesima stagione consecutiva.

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Juventus, la rimonta nel derby

McKennie e Bonucci firmano la rimonta nel derby alla decima giornata. La Juve, che non vinceva una partita in Serie A dopo essere andata sotto di un gol da novembre 2019, inguaia il Torino che nelle prime dieci giornate ha perso 19 punti da situazione di vantaggio, almeno sei in più di qualsiasi altra squadra nei primi cinque campionati europei allo stesso punto della stagione.

I due marcatori raccontano bene la nuova Juve. C’è il jolly McKennie, terzo americano a trovare la rete nel campionato italiano dopo Bradley e Lalas. E la costante Bonucci, uno dei due difensori ad aver segnato almeno due gol in tutte le ultime otto stagioni nelle cinque grandi leghe europee, insieme a Sergio Ramos.

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Il mix di passato e futuro, la ricerca di una nuova identità, ha però bisogno di tempo. E comporta sempre qualche partita sbagliata, vedi lo 0-3 contro la Fiorentina. L’idillio di Pirlo però non durerà a lungo, come non è durato per Zinedine Zidane al primo anno al Real Madrid