Inter, accordo trovato tra Alibaba e Suning: tutti i dettagli dell’affare

Inter, trovato l’accordo tra Alibaba e Suning. Tutti i dettagli sull’affare che potrà cambiare il futuro dei nerazzurri 

Secondo quanto riportano i colleghi del ‘Corriere della Sera‘, la famiglia Zhang, proprietaria dell’Inter, avrebbe trovato un accordo con  i vertici del gruppo ‘Alibaba‘. Il gruppo Suning, attraverso i propri portavoce, ha subito voluto specificare che: “Per il pegno azionario si tratta di un normale accordo d’affari che non influenzerà lo sviluppo commerciale e l’attività“. Lo scorso 4 dicembre Jindong Zhang ed il figlio Steven avrebbero dato in garanzia le proprietà di famiglia, per un accordo commerciale proprio ad ‘Alibaba‘, multinazionale cinese che si occupa del commercio online. E’ importante chiarire che non è stata ceduta alcuna proprietà che si riferisce alla ‘Suning.com‘.

Da una parte ci restano i due Zhang con la loro società (Nanjing Runxian) mentre dall’altra i capi della Taobao Software co (che sarebbe l’equivalente del sito di vendite e aste online Ebay, ovviamente cinese). I proprietari nerazzurri avrebbero messo in gioco 51mila azioni della stessa Jindong Zhang per un valore di circa 130 milioni di euro, senza dimenticare le restanti azioni della Suning Real Estate. Tra queste proprietà ci sarebbe la stessa Inter che si trova in un’organizzazione societaria che non riguarderebbe la Suning.com. Taobao-Alibaba, quindi, è diventata socio del gruppo e ha preso il comando delle azioni di SHG.

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Inter, accordo trovato tra Suning e Alibaba

Steven Zhang (Getty Images)

Oltre all’Inter (dove SHG possiede circa il 68% della proprietà mentre il restante 31% appartiene al fondo LionRock alle Cayman) lo stesso SHG avrebbe il controllo di numerose proprietà immobiliari. Non mancano anche i diritti televisivi del calcio europeo per la Cina e lo Jiangsu campione del campionato cinese del 2020.

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Stando alle prime indiscrezioni, questo scambio si legherebbe ad un accordo trovato quasi sei anni fa (nel 2015) tra le due parti. Fu la stessa Taobao Software a rilevare quasi il 20% della Suning.com (per un valore di 4,6 miliardi di dollari) senza comunicare, però, i titoli dati in pegno.