Disavventura al nuovo debutto con la maglia del Milan per Bakayoko, vittima di cori razzisti: l’annuncio del club rossonero. 
Esordio da dimenticare. Tiemoue Bakayoko è entrato nel secondo tempo di Milan-Lazio, al suo nuovo debutto con la maglia rossonera, ma è stato bersagliato dal settore di tifosi ospiti. L’ex Napoli ha subito ingiurie e gli sarebbe stato intonato un coro razzista che ha suscitato amarezza e sconforto nella società rossonera. Infatti, dopo la gara vinta contro il club biancoceleste, il Milan ha dichiarato sui social di voler presentare un esposto alla FIGC in merito al brutto episodio.
Oltre ai cori razzisti, Bakayoko si è anche infortunato e ha dovuto lasciare il campo dopo poco dal suo ingresso. Insomma, serata davvero sfortunata per il francese. Ma oggi, la dirigenza rossonera ha deciso di volerci vedere chiaro in merito ai presunti episodi a sfondo razziale e così è arrivato l’annuncio su Twitter.
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Milan, esposto alla Procura Federale per cori razzisti contro Bakayoko
Pochi minuti fa è arrivato l’annuncio ufficiale: il Milan ha presentato l’esposto alla FIGC per cori razzisti nei confronti di Bakayoko. La Procura Federale avvierà l’indagine e valuterà se sanzionare o meno la tifoseria laziale, accusata di razzismo. “Questa banana è per Bakayoko” sarebbe il coro intonato all’ingresso in campo del calciatore. Una bruttissima e tristissima pagina che nulla a che fare con lo sport. E questo sarebbe il primo caso di razzismo di questa nuova stagione di Serie A, che combacia con il rientro dei tifosi sugli spalti, dopo un anno e mezzo di divieti.
AC Milan comunica di aver deciso di presentare un esposto alla Procura Federale, affinché venga fatta chiarezza sui cori provenienti dal settore della tifoseria ospite durante Milan-Lazio#WeRespAct #WeTheFamily pic.twitter.com/N7hMLBg0YQ
— AC Milan (@acmilan) September 13, 2021
Subito dopo la gara, il calciatore in questione ha voluto dire la sua su Instagram: “Io e mio fratello Kessié siamo orgogliosi del colore della nostra pelle“. Ora la palla passa alla FIGC che dovrà fare le sue valutazioni.
