Juventus-Chelsea, come fermare Lukaku e Kante: le due sfide di Allegri

In vista di Juventus-Chelsea di Champions League, proviamo ad analizzare i movimenti di Lukaku e Kanté anche grazie alla relazione tecnica della UEFA. E le possibili contromisure

Juventus-Chelsea, come fermare Lukaku e Kante: le due sfide di Allegri
Juventus-Chelsea, come fermare Lukaku e Kante: le due sfide di Allegri

Nella scorsa edizione della Champions League, i movimenti di un numero 9 moderno ma classico come Timo Werner hanno fatto la differenza. Il tedesco si è trasformato nell’asso della manica di Tuchel nella finale contro il Manchester City di Pep Guardiola, neutralizzato nel suo tentativo comunque affascinante di schierare due “falsi nove”.

Nella relazione UEFA sulla Champions League 2020-21, il consulente John Peacock ha sottolineato come siano i centravanti più tradizionali a poter più facilmente infilarsi negli spazi lasciati da una difesa alta. O occupare posizioni destabilizzanti per gli avversari all’interno dell’area di rigore.

Considerazioni ancora più significative alla vigilia di Juventus-Chelsea. I Blues infatti hanno arricchito l’attacco con Romelu Lukaku. Secondo Roberto Martinez, consulente UEFA e ct della nazionale del Belgio, il centravanti del Chelsea è uno dei pochi numeri 9 in grado di fare la differenza nell’uno contro uno.

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Il duello Chiellini-Lukaku

In sempre più occasioni, ha detto, se una squadra mette in campo difensori più forti e più veloci dei centravanti avversari, è più facile che mantenga gli equilibri e si concentri su quello che è l’aspetto principale per molti allenatori. Ovvero il possesso di palla fra un’area di rigore e l’altra.

Chiellini ha messo alla prova la visione di Martinez durante Belgio-Italia agli ultimi Europei. In quell’occasione il difensore della nazionale di Mancini riusciva ad accorciare sull’avversario anche in avanti, pur avendo tanto campo alle spalle. Si è rivelato un fattore aggiunto, però, anche nella difesa più attendista con sei spazzate.

Ma perché il meccanismo funzioni, la fase di non possesso deve funzionare meglio di come è andata finora nella Juventus di Allegri. Anche perché difficilmente vedremo Lukaku arretrare così tanto come si è visto contro il Manchester City. Una sfida stravinta da Guardiola, che ha depotenziato Lukaku e Werner e scelto da subito un approccio molto aggressivo nella fase di pressione.

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Juventus-Chelsea, la chiave per bloccare Kanté

Juventus-Chelsea, la chiave per bloccare Kanté
Juventus-Chelsea, la chiave per bloccare Kanté

Nella Juventus di Allegri, sta crescendo l’autorevolezza di Locatelli. Mezzala in fase di proposta, supporto in fase di copertura come schermo per la difesa, l’ex Sassuolo avrà un compito non facile insieme al trio di centrocampo bianconero. Una delle chiavi della partita starà nella capacità di allontanare Jorginho e Kanté.

Il francese, come ha sintetizzato César Azpilicueta dopo la finale di Champions League dell’anno scorso, “fa tutto”. Nella sfida per il titolo della scorsa estate, Kanté ha corso più di tutti, ha vinto undici duelli e recuperato dieci palloni.

Votato migliore in campo nelle due semifinale contro il Real Madrid e in finale, non è solo un centrocampista difensivo, votato al recupero del pallone. A questo abbina infatti scatti con la palla e passaggi semplici ma mai banali per far avanzare la squadra.

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Pressing orientato e inferiorità sulle fasce

La presenza di Jorginho, una garanzia davanti alla difesa, gli consente anche maggiori libertà di movimento tra le linee di pressing avversarie. “Kanté è un centrocampista box to box ed è strano che negli ultimi sei o sette anni non sia riuscito ad interpretare questo ruolo anche perché noi allenatori siamo troppo disciplinati e li limitiamo – ha detto Martinez -. Tuchel invece gli ha detto di essere se stesso, e l’ha reso eccezionale“.

La sfida di campionato contro il Manchester City indica una possibile strada per la Juventus. Kanté è infatti andato in difficoltà nel primo tempo nell’arginare il pressing alto della squadra di Guardiola, quando Laporte accompagnava gli inserimenti di Cancelo. Stretto in mezzo sul centro-destra, si è ritrovato in una situazione win-win che Allegri potrebbe provare a ricreare liberando Alex Sandro per addensare quella zona di campo. Ma la chiave resta sempre il contributo collettivo e coordinato alla fase di pressione.