Ambrosini e la missione per il tatuaggio della vita. Cosa ha fatto l’ex-capitano del Milan

Un tatuaggio di sole tre parole che racchiude tutto sé stesso, dal ruolo in campo alla passione musicale ed una nuova attività extra-calcistica. 

Calcio e musica è un binomio che va, da quando esiste Tik-Tok poi non ne parliamo, tutti cantanti e tutti ballerini. C’è però un giocatore con un tatuaggio che ha una storia molto particolare. Sono soltanto tre parole, no non sole, cuore e amore (per fortuna), con cui è riuscito ad unire tutta la sua attitudine sportiva, coniugata dal titolo di una canzone. Sai di chi stiamo parlando?

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Quando musica e calcio si uniscono. La storia di un tatuaggio molto particolare… (LaPresse)

Ci sono momenti che vanno colti in un attimo. Bisogna avere le idee chiare e sapere quello che si deve fare, seguendo l’istinto. Per un calciatore di momenti così ne capitano tanti in campo, come una palla vagante in area di rigore. A volte però questi possono capitare in contesti inaspettati. Come lo stadio in cui sei sempre stato padrone di casa, ma non per una sera, perché quella sera c’è il tuo cantante preferito che suona.

Ambrosini che non ti aspetti: in versione “groupie” dal suo cantante preferito

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Massimo Ambrosini e la sua nuova passione riassunta in un tatuaggio. (LaPresse)

In questo caso quello che è sempre stato il tuo spogliatoio diventa il suo backstage e stavolta i ruoli si ribaltano. E’ quello che è capitato una delle ultime volte che Bruce Springsteen ha suonato a San Siro e ad assistere al concerto c’era il fan che non ti aspetti.

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A bussare con fare timido per chiedere un autografo al Boss infatti è arrivato l’ex-capitano del Milan Massimo Ambrosini. Il centrocampista di Pesaro è un grandissimo fan del rocker del New Jersey ed ha avuto un premio molto speciale per questa sua devozione. Ha chiesto e ottenuto che Springsteen gli scrivesse sul braccio le parole del titolo di uno dei suoi pezzi più amati: Born to run. Ma non finisce qui.

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Il giorno successivo Ambro è infatti corso dal suo tatuatore per farselo ripassare in modo che queste tre parole restassero indelebili. Un ottimo modo per coniugare quello che era il suo ruolo in campo, ma anche la sua nuova passione. Perché, come recita la canzone ed anche il suo tatuaggio, lui è “nato per correre“. Non è raro infatti incontrare Ambrosini in veste di maratoneta. La corsa infatti è diventata la sua attività preferita quando non è impegnato nei commenti tecnici delle partite. Tutte le passioni di Ambro coniugate in un tatuaggio.