Trattative, scambi e incastri non sono solo manovre da Calciomercato, anche nello spettacolo ci sono i Raiola e Sanremo non fa eccezione.
Se pensavate che compravendite apparentemente inspiegabili, prestiti ambigui e scambi di favori fossero un’esclusiva del mondo del calcio, beh vi sbagliavate. Anche il mondo dello spettacolo ha i suoi Raiola e Mendes che muovono i rispettivi assistiti per programmi e palcoscenici vari. Esattamente come i due agenti più famosi del mondo fanno con i loro campioni di squadra in squadra. Quindi quale miglior occasione di Sanremo. 
Quante volte è capitato di notare operazioni di Calciomercato un po’ particolari? La tal squadra che acquista il tal giocatore, ma poi ne prende anche un altro assistito dal medesimo procuratore? Ecco, questo genere di movimenti non avviene solo nel mondo del calcio, ma anche in quello dello spettacolo.
Sorpresi? In realtà è prassi comune già in contesti minori, con agenti e agenzie che rappresentano musicisti, comici, ballerini, ecc. che logicamente sfruttano il traino dei loro top di gamma per piazzare anche chi ha bisogno di un rilancio, oppure giovani talenti che necessitano di visibilità. Quindi stando in Italia, il Festival di Sanremo è come la Champions League.
Caos Sanremo, i retroscena sulla scelta di ospiti, conduttori e non solo
Ecco quindi che iniziano a spuntare indiscrezioni e rivelazioni su tutti i movimenti che hanno portato determinati personaggi sul palco dell’Ariston.
A rivelare la manovra che ha determinato la scelta delle conduttrici ci pensa la “famigerata” Dagospia, che ha dipinto lo scenario di uno scambio di favori degno di un intrigo di calciomercato odierno.
Secondo l’irriverente webzine diretta da Roberto d’Agostino, il grande manovratore sarebbe l’agente Andrea Di Carlo. Di Carlo, ex compagno della cantante Arisa, nonché manager di vari vip (tra cui figura anche Zlatan Ibrahimovic) avrebbe di fatto piazzato entrambe le conduttrici che affiancano Amadeus in questa edizione del Festival di Sanremo.
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Come nelle migliori trattative tutto è partito con il direttore di Rai Uno, Stefano Coletta, che come il presidente di una squadra di calcio ha chiamato Di Carlo per informarsi sulla disponibilità di Sabrina Ferilli, sua assistita, in ottica co-conduzione del Festival. A quel punto Di Carlo avrebbe detto sì, ma ad una condizione.
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La conditio sine qua non infatti era che nell’operazione rientrasse anche Ornella Muti, che mancava da tv e palcoscenici importanti da qualche tempo. Scelta peraltro che si è subito rivelata una grande intuizione in termini di rilevanza mediatica. La partecipazione della Muti ha infatti scatenato polemiche politiche per via delle posizioni pro-legalizzazione della Muti. E’ Di Carlo quindi “il Raiola dello spettacolo”.
