Barcellona, Dani Alves show e Simeone umiliato: perché il Napoli deve preoccuparsi

Manca sempre meno all’andata del playoff di Europa League tra Barcellona e Napoli. I blaugrana, presi in corsa da Xavi, possono spaventare davvero i partenopei?

Il Barcellona, dopo un avvio di stagione complicatissimo, sembra aver ritrovato lo smalto perduto. Merito sicuramente di Xavi che ha ridato all’ambiente entusiasmo e consapevolezza.

Tra 11 giorni, giovedì 17 febbraio, i blaugrana affronteranno il Napoli nel match di andata del playoff di Europa League. Alla doppia sfida, che si preannuncia entusiasmante per molti motivi, manca sempre meno.

Barcellona
Esultanza dei calciatori del Barcellona (Foto Ansa)

Il Barcellona, intanto, questo pomeriggio si è sbarazzato dell’Atletico Madrid del Cholo Simoene. I bluagrana, al Camp Nou, hanno battuto i colchoneros per 4-2, grazie alla reti di Jordi Alba, Gavi, Araujo e Dani Alves.

Per l’Atletico in gol Carrasco e l’ex Suarez. Una vittoria importante per il Barca, che grazie a questi 3 punti ha superato in classifica proprio l’Atletico. Ora gli uomini di Xavi occupano il quarto posto in piena zona Champions.

Barcellona, a che punto è la cura Xavi? Perché il Napoli deve preoccuparsi

Xavi, tecnico del Barcellona (Foto LaPresse)

Il Barcellona, rispetto a qualche mese fa, è sicuramente più temibile. L’arrivo di Xavi, come detto, ha rinvigorito la squadre e il mercato di gennaio ha consegnato al tecnico anche alcuni colpi degni di nota: Pierre-Emerick-Aubameyang, Ferran Torres e Adama Traoré.

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In Europa League, però, il Barcellona non potrà contare su Dani Alves. Il terzino brasiliano non è stato inserito nella lista UEFA. Da regolamento, infatti, è possibile apporre solamente tre modifiche e Xavi ha optato per l’aggiunta dei tre attaccanti arrivati a gennaio (Aubameyang, Torres e Traoré).

Il classe ’83 non di certo preso bene l’esclusione e ha commentato in questo modo la decisione: “Xavi sa cosa penso. Sono sempre concentrato e cerco di aiutare. Io sono tornato per dare qualcosa in più, per portare un certo grado di competitività e spirito vincente. Se questo significa anche stare fuori, allora va bene. Bisogna accettarlo”.  

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Il Napoli, ad ogni modo, ha tutte le carte in regola per fronteggiare questo Barcellona. La cura Xavi sta oggettivamente dando i suoi primi frutti, ma per raggiungere i fasti di un tempo la strada è ancora lunga.