“Sono peggio di Putin”: l’accusa fa tremare i tifosi

L’accusa è tremenda e arriva dritto dritto alle orecchie del dirigente: il paragone con Putin fa tremare i tifosi, ecco cosa sta succedendo. 

In un momento delicato come quello che sta attraversando l’intero globo a causa della guerra in Ucraina, sembrano parole piuttosto dure quelle utilizzate dal dirigente.

Pallone Serie A
Pallone Serie A (LaPresse)

Nell’Europa dell’Est resta altissima la tensione, con l’Ucraina costantemente sotto assedio per via dell’invasione delle truppe russe. L’esercito militare spedito dal presidente della federazione russa Vladimir Putin ha come obiettivo quello di togliere il potere all’attuale governo Zelensky.

Non sembra essere certo un complimento quello essere paragonato al giorno d’oggi a Putin, additato addirittura da alcuni come il nuovo Hitler. E figurarsi se qualcuno accusasse alti dirigenti di essere anche peggio del presidente della Russia. E quel qualcuno è addirittura presente nella stessa stanza.

Superlega, l’accusa davanti ad Agnelli

Agnelli presidente Juve
Andrea Agnelli, presidente Juve (LaPresse)

E’ successo tutto al “Business of Football Summit“, evento organizzato dal Financial Times. Nell’aula dell’incontro era presente anche Andrea Agnelli, che ha ascoltato le parole fortissime del presidente della Liga, da sempre contrario alla Superlega.

Ed è proprio a proposito della competizione d’élite che Javier Tebas ha parlato apertamente, senza peli sulla lingua, affondando il colpo proprio di fronte al presidente della Juventus, uno dei promotori del torneo: “Agnelli ve lo dirà – sostiene il numero uno del campionato spagnolo – Una settimana fa abbiamo avuto un incontro a casa sua per parlare della Superlega, un torneo continentale a due categorie. I campionati nazionali servono come qualificazione e i grandi club, in un modo o nell’altro ci saranno sempre“.

Poi Tebas insiste: “Sono più bugiardi di Putin – senza nominare Juve, Real e Barcellona, club che spingono per la SuperlegaDicono che la lega non influirà sui campionati. Ma per me è un insulto, ci saranno molti danni“. Insomma, il presidente della Liga non le manda a dire e di fronte a sé aveva proprio il numero uno bianconero. Chissà come l’ha preso Agnelli quel paragone con il presidente russo…