Abraham-Roma, i numeri non mentono: così il bomber ha stupito Mourinho

I numeri spiegano perché Tammy Abraham si stia esaltando nella Roma verticale di Mourinho. Non è solo una questione di gol segnati

La Roma aiuta Tammy Abraham, Tammy Abraham aiuta la Roma. La rincorsa alla zona Champions della squadra di Mourinho parte dall’inglese, che facilita ed esalta lo stile di attacco diretto dei giallorossi.

Abraham e la Roma, matrimonio perfetto: il bomber infiamma i tifosi
Abraham e la Roma, matrimonio perfetto: il bomber infiamma i tifosi (Lapresse)

Abraham, che ha segnato finora in questo campionato più che in qualunque altra stagione in carriera, è sempre stato attento a come migliorare il suo modo di muoversi in campo.

Quando devo affrontare un grande attaccante – ha detto in un video in cui ha parlato dei suoi modelli nell’interpretazione del ruolo – li studio attentamente. Guardo le piccole cose, come si muovono, dove si posizionano in area, il timing per smarcarsi in area. Cerco di prendere qualcosa da loro e di aggiungerlo al mio gioco“.

Il patchwork sta funzionando benissimo per la Roma che in attacco, secondo i dati Opta, guadagna 1,66 metri al secondo. La squadra di Mourinho è una delle più rapide in Serie A, e nessuna può vantare più transizioni veloci dopo il recupero del pallone. Si conferma, dunque, la tendenza delle squadre di Mourinho di esaltarsi in contropiede, con un gioco svelto, diretto e verticale.

Abraham, che è un centravanti di stampo per certi versi antico, più uomo d’area che punto di collegamento con il centrocampo, riceve 2,9 passaggi di media a partita a ridosso dell’area. In nessun’altra zona di campo viene trovato più spesso dai compagni.

Resta alto, il centravanti inglese, aspetta di essere servito dai compagni. E la Roma lo sostiene, anche con una media di 3,3 cross a partita, la terza più alta in Serie A.

Abraham, l’istinto del gol al servizio della Roma

Abraham e la Roma, matrimonio perfetto: il bomber infiamma i tifosi
Abraham e la Roma, matrimonio perfetto: il bomber infiamma i tifosi (Lapresse)

Abraham è un centravanti istintivo e intuitivo, con il primo tocco fa spesso la scelta giusta, anche nello stretto o sotto pressione. Non a caso, il 48% dei suoi tocchi in area conducono a un tiro in porta. Fa più fatica, invece, se è chiamato a tenere palla per far salire la squadra o a dialogare con i compagni al di là di combinazioni strette e veloci a ridosso dell’area.

Considerata la sua media in carriera di poco superiore a 12 passaggi per 90′, difficilmente si sarebbe potuto trovare bene nel Chelsea di Tuchel, che preferisce centravanti più cerebrali come Werner.

Significativo anche il suo contributo nel pressing alto, misurato negli 1,3 contrasti a partita, la sua media più elevata in carriera. Anche se la Roma non attua un pressing alto particolarmente spinto, è solo settima in Serie A per possessi conquistati negli ultimi 40 metri, Abraham resta il vero jolly per Mourinho.

Con la doppietta nel derby, infatti, l’inglese ha superato Montella e Batistuta nella classifica dei gol stagionali segnati al primo anno con la maglia della Roma. E non ha nessuna intenzione di smettere. Il meglio deve ancora venire.