Serie A, polemiche sugli orari di Milan e Inter: cosa dice il regolamento sulla contemporaneità

La corsa scudetto tra Milan e Inter scatena ancora le polemiche sugli orari differenti delle partite: cosa dice il regolamento a riguardo.

La Serie A entra nel vivo della volata scudetto. A due giornate dalla fine del campionato, Inter e Milan si contendono ancora il titolo in un duello senza esclusioni di colpi. Una corsa a due che sta appassionando migliaia di tifosi, protagonisti nuovamente di alcune polemiche sugli orari differenti delle partite.

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Serie A, il regolamento sulle partite in contemporanea (Foto ANSA)

Il tema della contemporaneità è stato oggetto di forti discussioni e ancora oggi crea molte contestazioni. Come nei precedenti turni, anche nella 37.a e penultima giornata di Serie A le contendenti allo scudetto non giocheranno in simultanea.

Entrambe giocheranno domenica ma stavolta toccherà prima al Milan sfidare in casa l’Atalanta alle ore 18 e successivamente, a risultato già acquisito, l’Inter andrà in scena a Cagliari dalle 20.45. Una differenze di orari che secondi molti “falsa” il campionato per due squadre in lotta per lo stesso obiettivo.

Serie A, Milan e Inter ancora sfalsati: il motivo nascosto

Milan Inter Calendario
Serie A, il calendario scatena le polemiche dei tifosi (Foto ANSA)

Nel week-end il Milan potrebbe già festeggiare lo scudetto con una giornata d’anticipo. Nel caso i rossoneri vincessero con l’Atalanta e l’Inter non facesse lo stesso col Cagliari, la squadra di Pioli sarebbe matematicamente campione d’Italia.

Il prossimo turno quindi rischia di essere decisivo ma, nonostante l’eventuale epilogo, le due rivali cittadine non giocheranno allo stesso momento. Una scelta di calendario che continua a lasciare perplessi tantissimi tifosi e addetti ai lavori.

In questo caso apparentemente non ci sono particolari motivi per non garantire la contemporaneità, considerando che l’Inter giocherà mercoledì la finale di Coppa Italia e c’è tutto il tempo per recuperare organizzando la trasferta in Sardegna. Di fatto la discrepanza tra le partite è soltanto di poche ore e allora perché non disputarle insieme.

Dietro a questa decisione non c’è assolutamente la volontà di favorire o meno una squadra, come qualcuno potrebbe immaginare, ma non si può fare altrimenti. La regola “incriminata” è presente nell’accordo su diritti televisivi per il triennio 2021-2024, approvato dalle stesse società, che stabilisce la possibile contemporaneità soltanto all’ultima giornata.

E’ certo quindi che, se Milan e Inter saranno ancora in lotta per lo scudetto a 90 minuti dalla fine, i rispettivi impegni con Sassuolo e Sampdoria programmati alla stessa ora ma non si può fare prima.