De Ligt, una collezione da brividi: e la Juve ci pensa

De Ligt non ha ricevuto offerte dalla Juve per il rinnovo né da altre squadre. Perché i tifosi non hanno protestato tanto per la possibile cessione

De Ligt e la Juve ancora non hanno trovato un accordo. Il difensore olandese è il pezzo pregiato della rosa bianconera dopo la cessione di Cristiano Ronaldo. Il rinnovo del contratto, che scade nel 2024, è una priorità per evitare poi di perderlo a parametro zero.

De Ligt, una collezione da brividi: e la Juve ci pensa
De Ligt, una collezione da brividi: e la Juve ci pensa (Lapresse)

Senza considerare poi che la Juve può sempre attirare l’interesse di una big del calcio europeo disposta a pagare la clausola di rescissione fissata a 120 milioni di euro.

Il rebus non è semplice da risolvere. La volontà del difensore, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, è di ridurla fino quasi a dimezzarla in caso di rinnovo del contratto. La Juventus ha una difesa da ricreare dopo la cessione di Chiellini nella Major League Soccer negli Stati Uniti. E la questione De Ligt diventa centrale per la nuova identità della squadra.

Al momento non sono arrivate offerte nemmeno da altre squadre, compreso il Chelsea interessato al centrale olandese. I tifosi hanno accolto la prospettiva della sua cessione in maniera più blanda rispetto a quanto visto sui social tra i sostenitori dell’Inter di fronte alla prospettiva della cessione al PSG di Milan Skriniar. Ma al m

De Ligt, la collezione che preoccupa la Juve

De Ligt, una collezione da brividi: e la Juve ci pensa
De Ligt, una collezione da brividi: e la Juve ci pensa (Lapresse)

Uno degli aspetti che può spiegare questa freddezza degli juventini nei confronti di De Ligt si può spiegare anche con gli errori che hanno causato calci di rigore. Ben sette dal suo arrivo alla Juve nel 2019.

Di fatto, negli ultimi tre anni, l’olandese si è rivelato uno dei centrali migliori d’Europa nel difendere in avanti, nel pressare l’uomo anche uno contro uno lontano dall’area di rigore. Ma negli ultimi sedici metri nella rosa della Juventus nessuno ha provocato danni maggiori di lui. Sue, ad esempio, le due infrazioni che hanno avuto un peso decisivo nel 4-2 dell’Inter in finale di Coppa Italia.

Nella sua prima stagione, è stato penalizzato soprattutto per interventi di mano o di braccio: il primo sempre contro l’Inter a San Siro, poi contro il Lecce e infine nel derby di ritorno contro il Torino, per quanto ininfluente ai fini del risultato (4-1 per i bianconeri).

Nella stagione 2020-21 hanno pesato più gli infortuni, anche se nel finale, con l’Inter già sicura dello scudetto, De Ligt causò un rigore per fallo su Lukaku. L’anno scorso le incertezze legate anche al poco equilibrio complessivo della squadra di Allegri nelle due fasi, sono riemerse. Peraltro il suo modo di difendere sviluppato all’Ajax è diverso da quello di Bonucci e Chiellini, e l’amalgama in una Juve che difende bassa non è stato facile da trovare. De Ligt ha tutto, però, per diventare il prossimo leader della difesa della Juve. A patto che le due parti lo vogliano.