Di Canio, dichiarazioni a sorpresa: “Scudetto? La mia favorita è…”

Paolo Di Canio ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport e, tra i tanti temi toccati, ha svelato la sua favorita per lo Scudetto

Mancano tre giorni all’inizio della Serie A 2022-23, sabato tornerà il campo a parlare dopo settimane in cui si è parlato praticamente solo di calciomercato. Le venti squadre di Serie A sono pronte a far battere il cuore dei propri tifosi, i quali non vedono l’ora di recarsi negli stadi per sostenere i propri beniamini.

Di Canio
Paolo Di Canio, opinionista di Sky Sport ed ex calciatore (Foto LaPresse)

I campioni in carica del Milan apriranno i battenti contro l’Udinese sabato alle 18.30, stesso orario in cui si disputerà Sampdoria-Atalanta. In serata, invece, spazio a Lecce-Inter e Monza-Torino.

Domenica altri quattro match decisamente interessanti: Monza-Torino, Fiorentina-Cremonese, Lazio-Bologna e Salernitana-Roma. Lunedì di Ferragosto, invece, la prima giornata si chiuderà con Verona-Napoli e Juventus-Sassuolo.

Sul campionato che sta per iniziare, e non solo, si è espresso Paolo Di Canio ai microfoni di Tuttosport. L’opinionista di Sky Sport ha svelato la sua favorita per la conquista dello Scudetto.

Serie A, Di Canio sicuro: “La favorita…”

Paolo Di Canio, opinionista di Sky Sport (Foto LaPresse)

Paolo Di Canio, senza giri di parole, ha sottolineato come per lui la favorita per lo Scudetto sia ancora il Milan con l‘Inter subito dietro. Le sue parole: “Penso che il mercato possa ancora determinare cambiamenti, ma ad oggi la mia favorita è il Milan campione d’Italia, con l’Inter contendente numero uno, fatto salvo che rimanga Skriniar. Molto più indietro tutte le altre”. 

Di Canio ha poi posto l’accento sul ritorno di Lukaku all’Inter affermando come il belga sia un ottimo attaccante, ma non un fenomeno: “Premessa: sono contento sia tornato, perché è un personaggio e crea entusiasmo. Le dirò di più, per me è un bel giocatore, ma due anni fa, dopo lo scudetto, sentivo dire che era un fenomeno, fra i primi tre-quattro attaccanti al mondo e mi sembrava di sognare. Nei due anni di Champions con l’Inter aveva fallito e il calcio di élite è quello, non la Serie A”.