Napoli capolista, Spalletti risponde alle critiche: i dubbi sul tecnico

Napoli sempre più capolista in Serie A ma intanto Spalletti continua a lottare contro chi fa la differenza tra titolari e riserve.

Essere al primo posto in campionato e in Champions League, per una squadra rifondata è un qualcosa di meraviglioso. Un andamento del genere certifica la bontà del lavoro svolto dalla società e dal tecnico nei mesi precedenti.

Tanto lavoro, poche chiacchiere e basi solide: tre soluzioni ideali per avviare al meglio un nuovo ciclo.  È quanto sta accadendo al Napoli di Luciano Spalletti che, tra Serie A e Champions League, sta dimostrando tutto il suo valore e la volontà di fare ancora meglio rispetto al recente passato.

Napoli
Spalletti (La Presse)
A render ancora tutto più strabiliante, sono i dati registrati in questo primo mese di stagione. In sette partite di campionato, gli azzurri hanno messo a segno 15 reti e subite 5. In Europa invece, gli azzurri sono andati in rete 7 volte e subito 1 solo gol. Per quanto sia ancora presto per trarre delle valutazioni, ciò a cui ora si sta assistendo è quello di una squadra solida in difesa e cinica sotto porta.

Napoli, i dubbi di Spalletti

Napoli
Spalletti (La Presse)
L’ottimo andamento della squadra, sia nella passata stagione sia in quella attuale, certifica come il gruppo sia con l’allenatore. Un’unità d’intenti, che sta consentendo ai partenopei di costruire per il meglio le basi per il futuro. Una solida struttura, su cui poggiare il nuovo ciclo con una squadra giovane ma affamata.
Nonostante il primo posto in classifica in Serie A e in Champions League, il tecnico toscano continua a dibattere con coloro che continuano a fare distinzione tra titolari e riserve. Un discorso che all’ex tecnico di Roma e Inter non è mai piaciuto, visto che ha sempre provato ad utilizzare al massimo le capacità di ogni singolo calciatore.
In effetti, mai come in questa stagione, Spalletti ha a disposizione una squadra di tutto rispetto e coperta in ogni parte del campo. Una rosa così completa non può essere divisa tra titolari e riserve ma essere utilizzata e “sfruttata” nella sua totalità. Un concetto che, purtroppo, in pochi capiscono.