Juventus, Allegri riparte dai giovani: una scommessa vinta e una sfida aperta

La scelta di Allegri di affidarsi ai giovani contro il Lecce può segnare un punto di svolta per la Juventus e mette in discussione la società

Una squadra si regge sui vecchi, insegnava Nereo Rocco a Enzo Bearzot, che avrebbe trasformato quella lezione nel fondamento del titolo mondiale del 1982. Perché se sbagli i giovani, questo il senso del suo ragionamento, hai il tempo di cambiarli, mentre se sbagli i vecchi ti crolla tutto addosso.

Juventus, Allegri riparte dai giovani: una scommessa vinta e una sfida aperta
Juventus, Allegri riparte dai giovani: una scommessa vinta e una sfida aperta (Lapresse)

Facciamo un salto in avanti di oltre mezzo secolo. Da quei due uomini che hanno attraversato la storia del Torino all’allenatore che ha oggi in mano il presente e il destino della Juventus, Massimiliano Allegri.

Il tecnico bianconero si ostina a non parlare di fallimento per questa stagione, anche se sembra aver perso carisma, tocco e visione, disposto a sacrificare l’eredità di un passato di successo in nome di una sua personale, filosofica, battaglia persa. Fuori dal tempo, indietro nel tempo, Allegri oggi è in mezzo al guado.

La Juventus a Lecce ha vinto grazie ai giovani, grazie a un Fagioli in versione Del Piero e a un ottimo Miretti. Eppure all’autore del gol Allegri rimprovera di “andare un po’ troppo in giro”, di non rispettare dunque le indicazioni del suo ruolo. Ma quell’andare in giro ha portato al gol vittoria.

Questa Juventus dalla linea verde è una sfida aperta alla dirigenza, a un programma che in estate si è messo su una linea molto diversa rispetto alla scorsa stagione. Prima erano arrivati Locatelli, Kean, Kaio Jorge, a gennaio Vlahovic. Quest’anno arrivano i “vecchi”, quelli su cui si dovrebbe reggere la squadra: Pogba, Di Maria, Paredes, Milik, Kostic. Nel mercato bianconero il più giovane acquisto è l’ex Torino Bremer, 25 anni.

Allegri e il futuro della Juventus: cosa può succedere

Allegri e il futuro della Juventus: cosa può succedere
Allegri e il futuro della Juventus: cosa può succedere (Lapresse)

Il dubbio che nel mercato la Juventus abbia, per dirla con Rocco, “sbagliato i vecchi”, a più di qualcuno è venuto. Nel frattempo Allegri, che ha sempre preferito affidarsi a giocatori già formati, si trova dentro un processo di ricostruzione più subita che voluta, e probabilmente non accettata fino in fondo da tutte le componenti della società.

Oggi la Juve è una società con i conti in rosso, che ha provato a rifondarsi ma non troppo, che insegue una prospettiva di lungo periodo ma ha sacrificato prima Pirlo e poi Sarri per chiamare un allenatore conservatore impegnato in una sua personale battaglia di posizione. E a lui ha affidato una squadra dall’età media elevata, naufraga in Champions come mai prima d’ora era successo nella storia della Juventus.

A questa squadra sospesa tra palco e realtà, Allegri a Lecce ha preferito i giovani, quelli che mettono gambe, e ne ha ricavato tre punti che potrebbero risultare a posteriori decisivi. I punti per riavviare il motore, per ritrovare la condizione. Perché quando c’è la condizione, la squadra trascina i grandi solisti. Finché non saranno i grandi solisti, quelli che Allegri vuole mettere al centro della sua visione, a trascinare la squadra.