“Dybala non si tocca”, l’hashtag dei tifosi della Juventus contro la cessione

È tutto vero, Dybala potrebbe lasciare la Juventus e Torino a stretto giro. C’è l’intesa con lo United, l’argentino sta per diventare la pedina di scambio che sbloccherebbe l’affare Lukaku. Il belga vola inesorabilmente verso la Mole, distante da quella Milano in cui s’immaginava già protagonista. Questa è una storia di atti mancati: quello di Conte che paga – a mo’ di contrappasso – il “tradimento” sportivo alla ‘Vecchia Signora’ che, adesso, quasi per dispetto gli soffia il pezzo pregiato. Poi c’è quello di Lukaku, troppo invischiato nell’affare per restare a Manchester ma non abbastanza per chiudere il discorso in via Turati. Occasioni, opportunità, coincidenze che finiscono per attrarsi e respingersi, come gli opposti che finiranno per diventare avversari sul serio dopo aver accarezzato l’idea di amarsi – calcisticamente – anche solo per un istante.

Juventus: Dybala cardine principale per arrivare a Lukaku

La storia tra l’Inter e Lukaku potrebbe finire prima ancora di cominciare, ma di flirt – nel frattempo – se ne apre un altro: quello che porta a Dybala, usato come esca per liberare il belga. Dall’Allianz Stadium all’Old Trafford con la motivazione d’esser troppo diversi, che si è rotta la scintilla, che ora come ora serve altro e quell’altro – purtroppo – non sei tu. Si sente usato Dybala che avrebbe voluto continuare a dare il suo contributo a un progetto e, paradossalmente, col suo “sacrificio” potrebbe ancora farlo permettendo l’arrivo del bomber di peso.

“Dybala non si tocca”: l’ira del tifo bianconero

L’argentino avrebbe preferito che questa liaison bianconera – durata quattro anni – finisse in modo diverso, più romantico e meno cinico magari, senza farlo sentire soltanto parte di un ingranaggio (e nulla più). È quel che si augurano anche i tifosi che, appresa la notizia del possibile addio de la “Joya”, hanno invaso Twitter con l’hashtag: “Dybala non si tocca”. Paulo è qualcosa in più, è il beniamino venuto da fuori e diventato uomo che desidera raccogliere i frutti con la sua nuova “famiglia sportiva”. Quella a strisce bianconere. Peccato che, da quest’anno, la Juventus le strisce sulla maglia le abbia tolte: solo una grande tabula rasa con i colori d’ordinanza, proprio come il destino che potrebbe riservare al suo attuale numero dieci.