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Higuain con Sarri alla Juventus è rinato: Milan e Chelsea lontane

Higuain con Sarri alla Juventus è rinato: Milan e Chelsea lontane

Avevano fatto di tutto per farlo andare via: la maglia numero “9” tolta e riposta chissà dove, senza padrone. A Gonzalo Higuain gli è stata affibbiata un’anonima numero “21”. Dirà che l’ha scelta lui, ma cos’è un bomber senza la 9 sulle spalle? Gonzalo se n’è fregato. Anche quando la sua casacca nemmeno l’hanno messa in vendita nei negozi. Era in uscita, dicevano. “Tanto se ne va”, si mormorava. Alla Roma, forse. Chissà. Ma quale addio. Higuain se n’è fregato. Voleva la Juventus. E alla Juventus è rimasto.

La maglia numero 21 rifilata a Higuain per “invogliarlo” ad andare via

Higuain era tornato alla Juventus per rimanerci

Eppure il fratello agente Nicola era stato chiaro: “Gonzalo non va da nessuna parte. Resta alla Juventus perché ha un contratto. Non chiede altro che rimanere”. Nessuno ci credeva. E sbagliava. Perché Maurizio Sarri, sotto sotto, non aspettava altro. Il binomio è vincente: assicurato. All’epoca del Napoli Higuain ha siglato il record di gol nel campionato di Serie A: 36 reti. Ancora imbattuto. La stima tra i due è reciproca, tanto che Higuain ha cercato Sarri anche dopo l’addio al Napoli. E l’allenatore toscano ha difeso pubblicamente il Pipita, odiato e insultato dai suoi ex tifosi dopo il passaggio alla Juventus. Abbracci tra di loro mentre il San Paolo fischiava: un amore indissolubile. Ma quello del Pipita per la Juventus è ancora più forte.

Higuain esulta con la Coppa dell’Europa League. Ma col Chelsea ha fatto ben poco

Gonzalo juventino: i capricci al Milan e il “parcheggio” al Chelsea da Sarri

Gonzalo Higuain è targato River Plate: e come molti argentini fedeli a quei colori ha un’innata simpatia per la Juventus, che da quelle parti è vista come una squadra leggendaria. Gonzalo juventino lo è sempre stato, anche quando difendeva i colori del Napoli e saltava sotto la curva B con la maglia azzurra addosso. Ecco perché, appena ha potuto, è corso a Torino. Felice come un bambino, convinto di aver realizzato un passo grande della sua carriera. Anche a costo di far dispiacere il suo mentore Sarri. Ma poi, spesso, ci pensa il destino: quando la Juventus lo ha “scaricato” e spedito al Milan, Sarri e Higuain già si desideravano. L’allenatore toscano allora era al Chelsea, ma non aveva il potere di incidere sul mercato. Vide il suo pupillo andare al Milan. Probabilmente controvoglia, il Pipita aveva altro per la testa. Carattere fumantino, per non dire irascibile, ma ragazzo sensibile e buono (in fondo). Era furente per come la Juventus, sua adorata, lo aveva lasciato. Quindi si è messo a fare i capricci: qualche settimana in rossonero, poi ha fatto di tutto per farsi mandare via.

Uno dei tanti abbracci tra Sarri e Higuain

La rinascita furente del grande bomber: così riconquista la Signora

Ovviamente il suo pensiero era a Maurizio Sarri. Allenava il Chelsea, e i due già ammiccavano da lontano. “Ti prendo se riesco”, la promessa del suo allenatore. Così è stato: Higuain ha puntato i piedi e costretto il Milan a inventarsi una stramba e costosa operazione di mercato, che ha salassato le casse del Chelsea. Ma ciò che contava è che Sarri e Higuain si erano ritrovati. Però il Pipita aveva tirato troppo la corda. I suoi mesi “pigri” in rossonero lo avevano allontanato troppo dalla miglior forma fisica. Seppur atleta serio, il Pipita deve fare i conti con una tendenza a mettere peso, che costrinse Sarri a fare a meno di lui spesso e volentieri. Del resto il tecnico doveva salvare una panchina messa spesso in discussione, e quando ha puntato a vincere all’Europa League doveva andare sul sicuro. Poco male, perché il Chelsea non ci ha messo molto a scaricarlo, soprattutto quando Sarri salutò tutti per mettersi alla guida della Juventus. E forse Higuain non aspettava altro: gli incastri di mercato permisero al Chelsea di rispedirlo al mittente originale. Sarri si è ritrovato il suo pupillo, da mettere a nuovo e rivalutare. E Higuain sapeva bene che ritrovare il “suo” allenatore alla Juventus era una garanzia migliore di una cassaforte. Quasi come un tacito accordo, i due hanno fatto scorrere le voci di mercato senza mai esitare. L’argentino sembrava un sicuro partente, ma Sarri sapeva bene come sarebbe andata a finire. E anche l’attaccante, che ha ignorato i segnali da “benservito”, rifiutando di qua e di là, e aspettando con pazienza di riprendersi la sua Juventus. Sarri nei primi giorni allenamento aveva occhi più per lui che per Cristiano Ronaldo. Tecnico e giocatore hanno lasciato parlare i fatti: i risultati. Si sono visti subito: Higuain è rinato. Una certezza: sembra essere tornato quello di una volta. Il prestigioso gol contro il Bayer ricorda i vecchi tempi di Napoli. E lui con la Juventus si sente un uomo migliore, più forte. Grande attaccante lo è sempre stato. E allora Sarri se lo coccola, la maglia numero 9 e il contratto possono aspettare. Ora Higuain vuole godersi la sua bella Juve.

Leggi anche – Juventus-Bayer Leverkusen 3-0: Higuain gol e assist, Cristiano Ronaldo la chiude

Giovanni Scotto

Giornalista professionista. Comincia dai dilettanti fino alla Serie C. Dal 2009 segue il Napoli per il quotidiano "Roma". Sette anni corrispondente Calciomercato.com. Per due anni ha diretto il sito gianlucadimarzio.com. Da cinque anni collabora con l'emittente locale TVLuna, dove è anche conduttore. Collabora anche con Radio Radio.

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