Serie A, prossima stagione da salvare: la nuova priorità per Lega e dirigenti

Serie A, prossima stagione da salvare: la nuova priorità per Lega e dirigenti
Serie A, prossima stagione da salvare: la nuova priorità per Lega e dirigenti

L’Italia si è fermata: immobilizzata dal dramma del Coronavirus. Stop a ogni attività, in attesa che l’emergenza finisca. Il calcio, naturalmente, non fa eccezione. Sospeso fino a data da destinarsi, così come gli altri sport. Eppure si parla ogni giorno di date, di recuperare la stagione e farla finire in tempo per iniziare la prossima. Si ipotizzano scenari, formule e tempistiche. Ma alla luce della situazione attuale, in particolare dei dati sui morti e sui contagiati, anche solo ipotizzare una ripresa è difficile. Soprattutto se si pensa agli stadi pieni e le scene di festa che spesso caratterizzano le partite di calcio. Eppure, il calcio italiano resta la terza industria del paese: è questo il motivo per cui bisogna quantomeno tracciare una pista che (anche solo teoricamente) bisogna seguire per non far crollare un enorme castello fatto di interessi economici enormi che si incrociano e si sovrappongono.

Serie A, prossima stagione da salvare: la nuova priorità per Lega e dirigenti
Serie A, prossima stagione da salvare: la nuova priorità per Lega e dirigenti

Completare i campionati per non far morire il calcio

Già attualmente, il danno economico è enorme: per questo Lega Calcio e Figc cercheranno di salvare il salvabile. La priorità assoluta è di completare i campionati: non si sa come, non si sa quando. Ma resta l’obiettivo essenziale. Completare i tornei permetterebbe di chiudere la stagione e quindi il cerchio, cercando di completare i processi economici in atto e che si sono interrotti. In più, completare la stagione permetterebbe di porre le basi per la successiva, a partire dalla vendita dei diritti tv. Tutti argomenti vitali per il calcio, che col campionato fermo non possono nemmeno essere affrontati. Ecco perché si cercherà di far partire il calcio prima possibile (si parla del mese di maggio) anche a porte chiuse. Restano 12 giornate da disputare, più alcuni recuperi. Se si va avanti fino al termine di giugno il tempo c’è, ma non si esclude di “sforare” e andare avanti fino a giugno. Assegnare il titolo e le retrocessioni: di conseguenza sbloccare le promozioni dalla Serie B (e di conseguenza anche dalla C) e soprattutto assegnare i posti per le prossime coppe europee. Champions League ed Europa League, anch’esse ferme e a in attesa di essere recuperate.

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