Serie A

Szczesny e l’addio all’Arsenal: il portiere svela cosa lo ha “tradito”

Szczesny racconta un retroscena ai tempi dell’Arsenal, cosa gli fece perdere il posto in squadra. Una sigaretta fece infuriare Wenger, l’aneddoto del polacco al Mirror.

Szczesny e il motivo per cui ha lasciato l’Arsenal

Wojciech Szczesny, primo portiere alla Juventus. Una sicurezza fra i pali, uomo spogliatoio, garanzia con i guanti in mano e professionista esemplare fuori dal campo. Il periodo in Serie A, che dai tempi in cui giocava giallorosso comincia a diventare corposo, l’ha cambiato al polacco. Prima non era così, anzi.

Szczesny, cosa fece infuriare Wenger ai tempi dell’Arsenal

Szczesny e il divorzio dall’Arsenal per una sigaretta

Quando militava nei Gunners, l’estremo difensore badava alla sostanza in campo ma anche fuori: amava godersi la vita e, forse, strizzava l’occhio agli eccessi. Lo rivela lui stesso al Mirror, ammettendo che lasciò l’Arsenal per colpa di una sigaretta: “In quel periodo fumavo molto, fatale fu la partita contro il Southampton. Due miei errori furono determinanti, Wenger sapeva del mio rapporto spasmodico con la nicotina e mise un divieto nello spogliatoio. Quella sera ero così arrabbiato che decisi di fumare ugualmente, di nascosto, vicino alle docce. Qualcuno mi vide e lo riferì al mister, quando mi chiese di confermare la versione che aveva ricevuto lo feci. La risposta fu prima un periodo di panchina, poi l’esclusione dalla squadra. Stavolta per meriti sul campo di Ospina. Sembrava strano, ma l’unico modo per accattivarmi di nuovo le simpatie del mister era andare a giocare in prestito altrove. Così andai alla Roma e poi definitivamente alla Juventus. Mi mancano i Gunners, comunque”.

Leggi anche – Serie A, Nicchi attacca: “Poca chiarezza, impossibile ripartire così”

È uno Szczesny con il cuore in mano quello che emerge da questo racconto, capace di alternare bravura e professionalità a momenti di totale smarrimento. È umano, d’accordo. Tuttavia, a certi livelli, anche il minimo strappo alla regola può costare caro. Quel “fumo negli occhi” di Wenger, però, fece consacrare il polacco nel nostro campionato prima con la Roma e poi con la Juventus. Non tutto il male (o quasi) viene per nuocere. Chissà se, con le sigarette elettroniche, allora ancora non in voga, le cose avrebbero preso una piega diversa. Magari Wenger, grazie all’odore di mentolo piuttosto che di tabacco, avrebbe perdonato il ragazzo. In tal caso, però, la Serie A avrebbe perso un talento. Questione di filtri, in tutti i sensi.

Leggi anche – Calcio, i “congiunti” nella storia: tutte le parentele di coppia da ricordare

Andrea Desideri

Andrea Desideri. Giornalista freelance, appassionato di cinema, speaker radiofonico, sollevatore di pinte e romantico quando serve.

Share
Published by
Andrea Desideri

Recent Posts

  • Fuorigioco

Elisabetta Canalis, visione paradisiaca: tutto in mostra

La bellissima Elisabetta Canalis lascia ancora una volta tutti senza parole con l'ex velina che…

8 mesi ago
  • Calcio

Lazio, grave infortunio e sei mesi di stop: lesione al crociato

Gravissimo infortunio per un giocatore della Lazio: oggi si è operato e rischia di aver…

8 mesi ago
  • Calcio

Milan e Inter, distanza sulla questione stadio: il motivo

Nuovo stadio a Milano: ecco la situazione in casa Inter ed in casa Milan. Al…

8 mesi ago
  • Calciomercato

Colpo a tinte azzurre: l’obiettivo principale della Juve

La Juventus sta già ragionando sulla prossima campagna acquisti estiva e punta il mirino sul…

8 mesi ago
  • Fuorigioco

Giorgia Palmas scottante: il costume diventa bollente

Giorgia Palmas lascia tutti senza parole con la ragazza che ha pubblicato uno scatto sul…

8 mesi ago
  • Calcio

Arbitri corrotti e incubo calcioscommesse: è successo di nuovo

Arbitri, giocatori e dirigenti: tutti coinvolti in uno dei più grandi casi di corruzione nel…

8 mesi ago