Szoboszlai verso il Milan: “Futuro da decidere, non resterò deluso”

Dominic Szoboszlai, obiettivo del Milan per la prossima stagione, ha parlato del suo futuro al quotidiano ungherese Nemzeti Sport

Szoboszlai verso il Milan: "Futuro da decidere, non resterò deluso"
Szoboszlai verso il Milan: “Futuro da decidere, non resterò deluso”

Dominic Szoboszlai è un obiettivo scoperto del Milan. Il centrocampista del Salisburgo, che fa parte come il Lipsia della galassia Red Bull, può essere il primo tassello nella costruzione della squadra di Ralf Rangnick, che è responsabile dello sviluppo calcistico per il gruppo “che mette le ali”.

Szoboszlai ha parlato al quotidiano ungherese Nemzeti Sport lasciando diverse porte aperte per il suo futuro. Ora non vuole pensare alla sua prossima squadra, dice, preferisce passare queste giornate di relax con la famiglia e gli amici prima di iniziare a preparare la prossima stagione.

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Szoboszlai al Milan, caratteristiche e prospettive

Szoboszlai al Milan, caratteristiche e prospettive
Szoboszlai al Milan, caratteristiche e prospettive

L’ungherese ha giocato anche molto a tennis, e sta iniziando a seguire il programma di allenamento che gli ha assegnato il Salisburgo prima del raduno del 27 luglio. Centrocampista elegante, di intuizioni rapide, ricorda per certi versi il primo Kroos. Parte da sinistra e tende ad accentrarsi, infatti, con buona tecnica e una capacità di interpretare più ruoli. Nella sua posizione naturale, peraltro, al Milan potrebbe essere particolarmente utile per innescare Theo Hernandez, il terzino goleador vero atout di Pioli in questa fase di campionato post lockdown.

Preciso anche nei calci di punizione, l’ungherese si può considerare una sorta di anello di congiunzione fra le epoche. E’ un calciatore pienamente moderno nella gestione delle due fasi e soprattutto per quella flessibilità che caratterizza le squadre vincenti in Europa: l’ha sottolineato anche la UEFA nell’ultimo rapporto tecnico e tattico sulla Champions League. Ma ha l’eleganza felpata dei grandi ungheresi del passato, che fino agli anni Cinquanta hanno reso il calcio danubiano, austro-ungarico, uno dei modelli di riferimento in Europa. Oggi si gode questo tempo sospeso e, dice, non sa ancora dove giocherà. “So solo che se lavoro come ho fatto finora” conclude, “non rimarrò deluso da nessuna parte“.

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