Serie B, Perugia retrocesso: la durissima contestazione dei tifosi – FOTO

La retrocessione in Serie C del Perugia ha fatto scatenare la rabbia dei tifosi, protagonisti di una durissima contestazione nei confronti di squadra e società.

Ieri sera il Perugia ha perso ai rigori la finale playout contro il Pescara, retrocedendo in Serie C dopo sei anni consecutivi nel campionato cadetto. Un epilogo amaro e inaccettabile per alcuni tifosi che, in maniera esagerata, hanno contestato pesantemente la squadra e la società umbra. Dopo la fine della partita ci sono stati attimi di tensione con circa 700 sostenitori che, all’esterno dello stadio Renato Curi, hanno iniziato a intonare cori intimidatori contro il presidente Massimiliano Santopadre e giocatori. Una protesta durissima, proseguita fino a notte inoltrata, senza risparmiare nessuno.

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Serie B, caos a Perugia: i tifosi appendono i manichini dei giocatori

Oddo Perugia
Massimo Oddo (Getty Images)

Una situazione di grande tensione in cui, per riportare la calma e impedire qualsiasi contatto fisico, è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Come riporta il Corriere dell’Umbria, il Perugia è riuscito a uscire dall’impianto soltanto alle 2.30 di notte dopo che sono state lanciate un paio di bottiglie e fatti scoppiare alcuni petardi all’interno del parcheggio.

L’episodio più grave però si è verificato in una zona periferica della città, precisamente in via Tracanelli, dove sono stati appesi quattro manichini (con i colori sociali della squadra) sotto un un cavalcavia. Tre di questi con i numeri di maglia di Di Chiara, Falzerano e Iemmello, uno dei giocatori più contestati dopo aver sbagliato il rigore decisivo. Una scena raccapricciante e sicuramente da condannare, seguita da un macabro striscione “Vi vogliamo così”, che non può giustificare in alcun modo un risultato, seppur crudele, ottenuto sul campo.

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