Euro 2020, la top 11 dei ct: Mancini, Giggs, Shevchenko le stelle

Euro 2020 sarà un grande palcoscenico non solo per i grandi calciatori che scenderanno in campo. Sarà una sfida a distanza anche fra i ct.

L’edizione 2020 dell’Europeo, spostata al 2021 per il Covid-19, metterà di fronte sulle panchine di molte nazionali campioni del passato che hanno fatto la storia del gioco. Possiamo perciò provare a disegnare una squadra ideale dei ct delle nazionali qualificate per la fase finale.

La difesa sarebbe guidata da Frank De Boer, neo ct dell’Olanda inserita nel girone dell’Italia in Nations League. E’ arrivato a settembre sulla panchina della nazionale dopo un percorso da allenatore in cui ha fallito al Crystal Palace, all’Inter e all’Atlanta United dopo aver fatto bene all’Ajax. Con gli olandesi aveva giocato 433 partite, vinto cinque campionati, una Coppa Uefa e una Champions League.

L’olandese sarebbe il ministro della difesa, protetta in porta dal russo Cherchesov, ct dal 2016 con un passato di numero 1 di tutto rispetto con lo Spartak Mosca. Completerebbero la difesa Steve Clarke, ct della Scozia che si è qualificata ai rigori in Serbia, a lungo al Chelsea da calciatore; l’inglese Gareth Southgate e Franco Foda, ct austriaco che ha vinto due coppe di Germania da giocatore con Kaiserslautern e Bayer Leverkusen.

Il centrocampo si reggerebbe su un elemento di equilibrio come Didier Deschamps, che da giocatore ha vinto un Mondiale, un Europeo, due Champions League con due squadre diverse (Marsiglia nel 1993, Juventus nel 1996), tre scudetti in Serie A. Lo affiancherebbe un altro elemento di sostanza come lo slovacco Pavel Hapal, che da calciatore ha vissuto i suoi anni migliori al Bayer Leverkusen dove ha giocato tra il 1993 e il 1995. Tra i suoi compagni di squadra c’era l’attuale ct austriaco Foda.

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Euro 2020, la top 11: che attacco Mancini-Shevchenko

Euro 2020, la top 11: che attacco Mancini-Shevchenko
Euro 2020, la top 11: che attacco Mancini-Shevchenko

In un ideale 4-4-2 molto fluido, a loro si aggiungono due fonti creative di livello assoluto come Ryan Giggs e Luis Enrique. Il gallese, una vita al Manchester United (1991-2014), ha un palmares che fa invidia a quello di molte squadre. In Premier League ha giocato 963 partite, ha segnato 169 gol e servito 162 assist. Ha vinto tredici campionati, due Champions, quattro FA Cup. quattro Coppe di Lega. E’ allenatore della nazionale dal 2018. Lo spagnolo, capace in panchina di vincere cinque titoli in una sola stagione con il Barcellona, da calciatore ha conquistato tre volte la Liga (con il Real nel 1995, con i blaugrana nel 1998 e nel 1999), una Coppa delle Coppe con il Barcellona. In nazionale, ha vinto l’oro olimpico nel 1992.

La coppia d’attacco sarebbe da sogno per ogni appassionato: Roberto Mancini e Andriy Shevchenko che chiuse la Serie A 1999-00 da capocannoniere con 24 gol mentre Mancini pur senza essere mai andato a segno festeggiava il secondo scudetto della Lazio a un anno dal suo ritiro dal calcio. Miglior marcatore della Sampdoria (173 gol), dove formava la coppia d’oro con Vialli che durante Italia-Polonia ha baciato il pallone (immagine più bella della serata), Mancini ha scritto la storia della Serie A negli anni Novanta.

Sheva quella del Milan negli anni Duemila, che ha trascinato alla conquista della Champions League 2003 nella prima finale tutta italiana di sempre. E’ il secondo miglior marcatore dei rossoneri, 175 gol, dietro solo a una leggenda degli anni ’50 come Gunnar Nordahl.

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