Black Lives Matter, dalla Premier League: “La lotta al razzismo continua”

Black Lives Matter, dalla Premier League sono certi: “La lotta contro il razzismo continua”. A confermarlo i risultati dei sondaggi della PFA

Nei mesi scorsi la notizia dell’uccisione dell’afroamericano George Floyd avvenuta a Minneapolis, ad opera di un poliziotto, ha suscitato tantissime polemiche. Tantissime le manifestazioni antirazzismo che si sono verificate negli Stati Uniti dopo la morte del cinquantasettenne. Anche il mondo dello sport ha voluto manifestare contro ogni episodio di razzismo. Celebre il rito dei calciatori, prima dell’inizio di un incontro, di inginocchiarsi e rivolgendo il pugno verso l’alto. Sia in Premier League che nelle altre manifestazioni europee (l’ultimo in Champions League tra Paris Saint Germain ed i turchi dell’Istanbul Basaksheir per il caso ‘Demba Ba’).

Ed è per questo motivo che la PFA (l’Associazione dei calciatori professionisti) ha inviato un sondaggio a tutti i membri se era giusto continuare a manifestare in questo modo. I risultati sono stati schiaccianti: ovviamente i calciatori sono favorevoli a continuare manifestando in questo modo. Perché è stato inviato un sondaggio? Nei giorni scorsi, prima dell’inizio dell’incontro di League Two del Millwall, del Cambridge e del Colchester alcuni sostenitori avrebbero fischiato proprio il gesto dei giocatori e degli arbitri in campo che si erano inginocchiati. Di conseguenza c’è anche chi ha voluto applaudire nascondendo il suono dei fischi.

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Black Lives Matter, la Premier League continua la lotta contro il razzismo

Black Lives Matter (Getty Images)

La dirigenza del Millwall avrebbe dichiarato, con una nota ufficiale che i fischi erano dovuti a delle opposizioni politiche dell’organizzazione ‘Black Lives Matter‘ e che il razzismo non c’entrava nulla. Ad Exter City, infatti, un tifoso ha fischiato ed è stato subito allontanato dall’impianto sportivo. Come ha riportato il commissario tecnico della Nazionale inglese, Gareth Southgate: “Si tratta di una dimostrazione di solidarietà e che non è una dichiarazione politica”.

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La PFA ci tiene a precisare che questo gesto rappresenta l’impegno dei calciatori che continuano a lottare contro ogni segno di razzismo e che le posizioni politiche non c’entrano assolutamente nulla.