Caso Suarez, verbale dell’interrogatorio: citati Nedved, Paratici e Agnelli

Spunta un estratto dell’interrogatorio a Luis Suarez per il caso dell’esame farsa a Perugia. Nel verbale presenti anche i nomi di Fabio Paratici, Pavel Nedved ed Andrea Agnelli 

Suarez interrogatorio
Suarez interrogatorio

Questa mattina Repubblica ha riportato un estratto del verbale dell’interrogatorio a Luis Suarez svolto in videoconferenza lo scorso 18 dicembre alla presenza dei pm Paolo Abbritti e Giampaolo Mocetti e di un’interprete di lingua spagnola. Un passaggio fondamentale nelle indagini relative all‘esame farsa per il passaporto italiano svolto all’Università per gli Stranieri di Perugia lo scorso settembre.

All’attaccante uruguaiano sarebbero state fornite in anticipo le domande a cui rispondere durante il test, portano alla sospensione per 8 mesi da parte del gip della professoressa Stefania Spina. La difesa della stessa ha sempre ribadito che il materiale fornito faceva riferimento ad una simulazione contenente del materiale didattico studiato nel corso delle lezioni online. Nelle indagini guidate da Raffaele Cantone sono stati indagati l’esaminatore Lorenzo Rocca, la professoressa Stefania Spina, l’avvocatessa della Juventus Maria Turco, l’avvocato bianconero Luigi Chiappero e il direttore sportivo Fabio Paratici.

Leggi anche -> Suarez, esame “farsa”: la decisione del gip di Perugia

Interrogatorio Suarez, spunta parte del verbale: le dichiarazioni

Interrogatorio Suarez
Interrogatorio Suarez

Sul proprio sito, Repubblica ha riportato un estratto del verbale relativo all’interrogatorio di Suarez. Gli inquirenti hanno subito chiesto al giocatore quando avesse scoperto dell’interessamento della Juventus. L’attaccante ha risposto: “Verso fine agosto, inizio settembre. Ho ricevuto una chiamata da Nedved e poi Paratici. Sui termini del contratto ha aggiunto: “Non c’era alcun accordo. Volevano solo sapere se fossi interessato alla trattativa. Poi se n’è occupato il mio avvocato”.

“Non ricordo quando la Juventus mi ha detto che voleva tesserarmi come comunitario. Paratici mi disse che mi contattò pensando che già avessi il passaporto italiano come mia moglie, ma non era così”, ha dichiarato il centravanti. Suarez ha poi approfondito il discorso relativo alle lezioni online: “Nei primi giorni c’era una tutor per la traduzione dallo spagnolo all’italiano. Poi ha partecipato Lorenzo Rocca e con lui, come con Stefania, ho risposto a delle domande che mi avrebbero potuto fare alla prova. Dovevo parlare di 15-20 immagini e due o quattro potevano esserci all’esame”.

Durante l’interrogatorio, Suarez ha poi parlato nuovamente della Juventus: “Il mio avvocato seppe che era difficile ottenere la cittadinanza. Proseguì comunque nella pratica per ottenere il passaporto, poi dopo il 14 settembre ho riferito a Spina che non sarei più andato alla Juve”. Il centravanti dell’Atletico Madrid ha quindi aggiunto: “Dopo il test mi chiamò Paratici che mi disse di aver fatto la scelta giusta. Due giorni dopo ho avuto modo di parlare anche con il presidente Agnelli. Mi disse che era dispiaciuto che la trattativa non fosse andata a buon fine”.

Infine Suarez ha concluso: “Durante quel periodo parlai con Nedved per l’aspetto sportivo, mentre con Paratici e Agnelli ebbi modo di dialogare dopo l’esame. Il presidente, con cui non avevo mai parlato prima di quel momento, mi ringraziò molto per la mia disponibilità”.