Juventus, tensione Allegri-Nedved: Pedullà chiarisce il caso a Sportitalia

Juventus tensione Allegri Nedved, l’ipotesi prende quota a poche settimane dal ritorno del tecnico: Pedullà chiarisce a Sportitalia.

Juventus Allegri Nedved alta tensione (Getty Images)
Juventus Allegri Nedved alta tensione (Getty Images)

AllegriNedved non è ancora finita: la miccia la accende Sportitalia. Il canale tematico affronta ulteriormente il ritorno del tecnico toscano in bianconero senza lasciare nulla al caso. Infatti, secondo le ultime indiscrezioni, ci sarebbero non poche frizioni tra allenatore e Vicepresidente bianconero. Il rapporto fra i due è sempre stato amore e odio: i più maliziosi pensano addirittura che dietro il primo addio di Allegri alla Vecchia Signora ci sia stata un’impuntatura di Nedved.

Divergenze sul mercato e non solo che avrebbero messo Andrea Agnelli ad un bivio: o uno o l’altro. Sappiamo poi com’è andata a finire. Nedved, a ben vedere, non era neppure presente alla conferenza stampa di congedo dell’allenatore. Motivazione: un viaggio all’estero. Questione liquidata con poco, ma tre indizi – diceva Agatha Christie – fanno una prova.

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Juventus Allegri Nedved: da zebre a leoni, cresce la tensione

Allegri e Nedved ai ferri corti (Getty Images)
Allegri e Nedved ai ferri corti (Getty Images)

Allora tra i due non deve essere proprio un idillio: ora che Sportitalia mette nuovamente il tarlo nella testa degli appassionati, un chiarimento prova a darlo Pedullà. L’esperto di mercato sottolinea come – nella sostanza – non ci sia nessun caso. “Allegri non torna in una squadra dove non ha totale fiducia. Il tecnico ha carta bianca. Altri aspetti non sono fondamentali per il suo percorso alla Juve”.

Bene, bravi, bis. È il caso di dirlo. Un revival atteso che rischiava di essere rovinato da veri o presunti attriti: i panni sporchi si lavano in casa, ma i bianconeri non hanno tempo. C’è un mercato da approntare, con tutta la calma e la pazienza possibile. Quella – si sa – è la virtù dei forti. Allegri e Nedved hanno, quindi, un motivo in più per sotterrare l’ascia di guerra.