Numeri di maglia, dai 5 sensi ai 44 gatti: la top 10 dei più strani

Da quando i calciatori si sono messi a dare i numeri ne abbiamo viste delle belle. Ecco la Top 10 dei più assurdi per i lettori di Calciotoday.

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Il neoacquisto Stefano Sensi, torna alla maglia numero 5, come ai tempi del Cesena. (LaPresse)

Ormai ne è passato di tempo e la rigida numerazione da 1 a 11 è ormai solo uno sbiadito ricordo nella mente degli appassionati di calcio. Ufficialmente i nomi abbinati ai numeri di maglia sono stati introdotti in Serie A a partire dalla stagione 1995-96. Molti pensano che la svolta sia arrivata con i Mondiali del 1994, ma esiste un precedente di parecchi anni prima ed è avvenuto in Italia.

Correva l’anno 1980 e la prima squadra italiana a portare questa novità fu il Milan, in una partita di Coppa Italia, mantenendo comunque la numerazione da 1 a 11. Ne è passato di tempo e da quando l’associazione nome e numero è diventata definitiva i giocatori si sono sbizzarriti. Abbiamo messo insieme una raccolta dei 10 più insoliti e geniali.

10. Per la decima posizione iniziamo proprio da un numero 10, un po’ insolito però, trattandosi di un portiere. Stiamo parlando di Cristiano Lupatelli, che quando difendeva i pali del Chievo Verona scelse proprio il numero “storicamente” concepito per i fantasisti.

9. Nona posizione e rievochiamo un grande 9 che però quando accolse nella sua squadra un “nove” molto più “nove” di lui dovette rinunciarci ma ebbe una trovata a dir poco visionaria. Ovviamente si parla del cileno Ivan Zamorano, che quando arrivò Ronaldo all’Inter conservò la “sua” 9 solo per la prima stagione (in cui Ronaldo prese il 10) e poi virò su quella che diventò l’iconica 1+8, ripresa anni dopo anche da Nocciolini del Parma in Serie B.

8. Lo strano caso di Cenzig Under, probabilmente legato in modo molto particolare ad una certa categoria di squadre giovanili. Pare infatti che dietro la scelta del suo 17 vi sia l’associazione nome-numero che andrebbe quindi ad omaggiare la categoria “under 17”.

7. L’omaggio al campione, che nella fattispecie è però un campione di pallacanestro, ma anche altri. Questa cosa è avvenuta in varie forme, dai 46 per Valentino Rossi (Romagnoli alla Roma e Pieri alla Sampdoria) al 69 per Nicky Hayden (Meggiorini al Chievo). Il più omaggiato però è senza dubbio il 23 di Michael Jordan ed il primo a farlo e dichiararlo fu Massimo Ambrosini nel Milan.

6. Altro colpo di genio di un portiere, stavolta però la motivazione è una trovata di matrice anglofona, come altro definire altrimenti la scelta di Fortin? Che fin dagli esordi ha sempre scelto il 14 per rendere omaggio alla pronuncia inglese del numero che coincide proprio col suo cognome.

I Calciatori danno i numeri! Ecco le prime 5 posizioni

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Nani ed il suo geniale numero 7 ai tempi della Lazio. LaPresse

5. Se ci sono portieri che rinunciano alla 1 prima o poi sarebbe successo che qualche giocatore di movimento ne avrebbe approfittato, De Guzman non se l’è fatto dire due volte: “Erano libere tutte le maglie dal 6 all’11, tranne l’8. Il centrocampista canadese ai tempi raccontò la vicenda: “Mi hanno detto: ‘Se vuoi ci sarebbe l’1‘. Mi son fatto una risata, poi ho pensato: proviamo. Per cambiare. Per mettermi alle spalle un periodo nero. I dirigenti hanno chiesto in Lega, non c’erano divieti”.

4. L’omaggio religioso, da Legrottaglie a Bernardeschi, sono diversi i calciatori che hanno scelto il 33 per motivi non casuali, anzi molto precisi. Un omaggio alla religione cristiana. Uno in particolare però ha voluto calcare la mano, perché giustamente se ti chiami già Cristo, che fai? Non lo prendi il 33? E infatti…

3. Si guadagna il podio la trovata del neo-acquisto della Sampdoria Stefano Sensi, il centrocampista ha infatti scelto un abbinamento molto curioso che ha scatenato l’ilarità dei tifosi. Questa scelta però ha già un precedente nella sua carriera, come già avvenuto ai tempi del Cesena infatti il neo-blucerchiato indosserà la maglia numero 5, esatto, come i “cinque sensi”.

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2. Per quanto riguarda le associazioni di idee ed i numeri che chiamano una risposta ogni volta che vengono pronunciati, non possiamo non rendere omaggio alla “grandezza” di Fabio Gatti, che giustamente ha deciso di sposare la causa del numero 44, per la gioia di grandi e piccini.

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  1. Si posiziona sul gradino più alto del podio di questa speciale classifica il portoghese Nani, che quando approdò alla Lazio nella stagione 2017-18, scelse proprio la maglia numero 7, con un omaggio alla celebre favola Biancaneve e i 7 nani, genio.