Milan, Giroud l’oro di Pioli: la curiosità che infiamma i tifosi

Il Milan punta su Giroud per continuare la tradizione positiva in trasferta contro la Salernitana e lanciare la sfida all’Inter per lo scudetto

In attesa del ritorno di Zlatan Ibrahimovic, il Milan coltiva i suoi sogni di scudetto con il francese Olivier Giroud. Il francese con la maglia numero 9 ha segnato sette gol finora in sedici partite in campionato. Se allarghiamo lo sguardo alle coppe, fanno dieci reti. E in casa della Salernitana punta ad estendere ancora il suo bottino.

Milan, Giroud l'oro di Pioli: la curiosità che infiamma i tifosi
Milan, Giroud l’oro di Pioli: la curiosità che infiamma i tifosi (Lapresse)

Il centravanti ex Chelsea e Arsenal, però, non è un titolare fisso del Milan. Anche se sa bene come far sentire la sua presenza in area nei momenti che contano. Chiedere per credere all’Inter, colpito due volte in pochi minuti dal francese nel derby.

Finora sta pagando eccome la scelta della dirigenza e di Pioli di affiancarlo a Ibrahimovic. Il tecnico, ha detto il francese, “ci mette tanta passione, ha temperamento; gli piace parlare forte per infonderci motivazioni e le idee di gioco”.

Idee che hanno portato il Milan a vincere 33 delle 46 partite esterne in Serie A durante la sua gestione, iniziata il 9 ottobre 2019. Nello stesso periodo, nessuna squadra nei cinque principali campionati europei è riuscita a fare meglio in trasferta.

Giroud, il jolly di Pioli scatena i tifosi del Milan

Giroud, perché il jolly di Pioli scatena i tifosi
Giroud, perché il jolly di Pioli scatena i tifosi (Lapresse)

Finora in campionato Giroud ha segnato solo a San Siro. Il suo ultimo gol in uno stadio diverso da quello del Milan risale al 15 febbraio di un anno fa. L’ha realizzato con la maglia del Chelsea allo Stamford Bridge contro il Newcastle.

Il centravanti francese ha spiegato di essere un attaccante altruista, di voler aiutare la squadra in possesso e senza palla. Si sente un attaccante globale, che pressa e apre gli spazi. Non un numero 9 che si misura solo sulla base dei numeri e del totale di reti segnate.

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Anche se, a proposito di numeri, un “9” del Milan non segnava così tanto nella sua prima stagione in rossonero, a parità di partite giocate, dai tempi del centravanti più lontano da Giroud come approccio al calcio. Si tratta di Filippo Inzaghi che nel 2001-02 arrivò a 10 reti in 20 gare di campionato.

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Da quando esiste la numerazione fissa sulle maglie, Inzaghi e Giroud risultano i “nove” più prolifici nella stagione d’esordio al Milan. Per trovare un giocatore nella situazione capace di mantenere una media gol vicina al francese (0,43) bisogna tornare al 1995-96. In quella stagione George Weah mantenne una media di 0,42 gol a partita dopo essersi annunciato con il memorabile gol al Verona al termine di una fuga irresistibile di 70 metri.