Djokovic ed il caos in Australia: “Ibrahimovic mi ha detto che…”

Novak Djokovic torna sull’argomento Australian Open e parla della corrispondenza avuta in quei giorni con l’amico Ibra. 

E’ stato uno dei casi più chiacchierati dell’anno. La vicenda di Djokovic in Australia ha fatto parlare tutto il mondo, dividendo appassionati e non solo. Il campione serbo è tornato a parlare di quei giorni in una recente intervista rilasciata per il sito del torneo di Dubai in cui tornerà nuovamente in campo. Il tennista ha parlato anche del suo amico Zlatan Ibrahimovic.

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Ibra e Djokovic in occasione di un torneo a Parigi. I due sono amici da molto tempo. LaPresse

Novak Djokovic e Zlatan Ibrahimovic, due campioni che dividono. Sia il tennista che il calciatore difficilmente attirano pareri neutri, anzi. Costantemente in bilico tra sentimenti di amore e odio da parte degli appassionati di sport, i due si sono sempre sostenuti a vicenda.

Nel recente passato tutto il mondo ha parlato del caso-Djokovic in merito all’ingresso in Australia ed alla relativa partecipazione agli Australian Open. La levata di scudi contro le idee ed il comportamento di Djokovic però non hanno riguardato il centravanti del Milan.

Djokovic torna in campo e ringrazia Ibra. Le sue parole

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Djokovic e Ibrahimovic, campioni e amici. (LaPresse)

In procinto di fare il suo ritorno in campo, Novak Djokovic è stato intervistato dal sito del torneo di Dubai che si appresta ad iniziare. In quest’occasione ha avuto modo di ritornare, come ovvio che fosse, sulla vicenda che l’ha riguardato di recente scatenando un clamore mediatico senza precedenti.

Djokovic dice di essere stato accolto bene a Dubai, anche dai colleghi finora incontrati. Certo non si può dire lo stesso riguardo al periodo trascorso a Melbourne.

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Tornando sul racconto di quei giorni il tennista ha raccontato di essere stato particolarmente galvanizzato dal sostegno pubblico datogli dall’amico Zlatan Ibrahimovic: “Vaccinarsi per motivi di salute non è la stessa cosa rispetto a farlo per partecipare a un torneo di tennis – dichiarava Ibra – Chi si vaccina lo fa perché ci crede e ritiene che sia efficace contro il virus. Ognuno però ha la sua opinione. Le persone non dovrebbero essere costrette a vaccinarsi solo per andare a lavorare. Io mi sono vaccinato perché credo sia il modo migliore per proteggermi, non per giocare a calcio. Si tratta di due situazioni diverse“.

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Il tennista serbo, che se la vedrà nel primo turno con l’italiano Musetti, ha infine ribadito la sua fede calcistica per i colori rossoneri ed augurato al Milan di vincere lo scudetto.