Terribile disdetta imprenditoriale per Cristiano Ronaldo: coinvolto anche Donald Trump, l’ex presidente degli Stati Uniti.
E’ una stagione di alti e bassi per Cristiano Ronaldo, trascinatore del Manchester United, ma non sempre brillante. Solo qualche settimana fa si lamentava con il suo allenatore a causa di una sostituzione, ma ora è tornato a fare la differenza. 
Il portoghese non ha segnato nel successo contro il Leeds, ma la scorsa settimana è tornato al gol e ora punta alla partita di Champions League contro l’Atletico Madrid del Cholo Simeone. Il match degli ottavi di finale del torneo continentale si disputerà il 23 febbraio, con CR7 che torna al Wanda Metropolitano ma con la maglia dei Red Devils.
Se negli ultimi anni Cristiano Ronaldo è sempre stato impeccabile dal punto di vista sportivo, fuori dal terreno di gioco non è stato sempre infallibile. E’ evidente che non tutti i campioni hanno anche il fiuto per gli affari.
Cristiano Ronaldo, perché Trump ha rovinato l’affare
Quando giocava in Spagna, l’attaccante portoghese acquistò un incredibile appartamento a New York, nella Trump Tower. Si tratta di un grandissimo edificio, composto da numerosi uffici e residenze lussuose, tra cui anche un appartamento dello stesso ex presidente degli USA. Quando Cristiano Ronaldo ha investito nella casa in America, Trump non era ancora entrato in politica, ma era solo un grosso imprenditore. L’ex attaccante della Juve acquistò l’immobile nel 2015 per circa 16 milioni di euro, ma dopo pochi anni se n’è dovuto disfare.
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A causa delle elezioni a Presidente degli Stati Uniti e delle mosse politiche di Trump, la casa di Cristiano Ronaldo è stata svalutata. Inoltre, proprio per non essere legato al nome dell’imprenditore, il portoghese ha subito pressioni dal proprio entourage per vendere quell’appartamento sulla famosa torre di New York.
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Alla fine, nel 2019 CR7 ha venduto la residenza lussuosa per la metà dei soldi spesi nell’acquisto. Infatti, l’immobile è stato venduto a circa 8 milioni di euro. Una perdita importante nelle casse del portoghese, che non ne avrà di certo risentito.
