Nazionale, parla Capello: la via maestra ce l’abbiamo in casa

E’ il giorno dei processi e dei consigli, non poteva essere altrimenti. Da Capello però arriva un’indicazione inattesa sulla via da seguire.

Dagli studi televisivi ai social, passando per le radio e le pagine dei giornali, è iniziato il grande processo alla Nazionale ed era difficile immaginare uno scenario diverso. Non centrare la qualificazione ai Mondiali per la seconda edizione consecutiva ha dato il via ad una “lapidazione” a colpi di insulti e critiche. Tra i vari stracci che volano però si possono cogliere anche consigli saggi e propositivi, come quello di “Don” Fabio Capello.

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Fabio Capello, ex allenatore di Milan e Real Madrid. (LaPresse)

Può risultare più o meno simpatico, ma quando parla di calcio difficilmente può essere contraddetto. Fabio Capello, è tra i tanti ad essere intervenuti a seguito della clamorosa debacle della Nazionale Italiana ieri sera contro la Macedonia del Nord.

Le modalità e le aggravanti che hanno portato a questo fallimento sono talmente mortificanti per il calcio italiano, che addirittura uno dal carattere duro come il tecnico friulano è sembrato quasi “paterno” nell’indicare cosa non è andato nell’approccio della squadra di Mancini.

Capello: la cura per la Nazionale è più vicina di quanto si pensi

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Fabio Capello ha detto la sua sulla Nazionale. (LaPresse)

Non è stato un vero j’accuse quello di Don Fabio, tuttavia l’indice su alcuni aspetti che non vanno è stato puntato. In particolare l’atteggiamento, definito da Capello “non umile”, dei giocatori di Mancini. Il sospetto che molti dei campioni d’Europa avessero perso quell’ardore tipico di chi ha fame di vittoria può essere un fattore che ha determinato questa disfatta.

Inoltre Capello coglie l’occasione per consigliare di staccarsi dal modello di calcio spagnolo proposto da Guardiola ormai 15 anni fa. Secondo l’ex allenatore di Milan e Real Madrid, questo tipo di calcio semplicemente non fa per noi. Il modello da seguire secondo Don Fabio sarebbe infatti quello tedesco, ma in realtà l’applicazione del modello tedesco cui fa riferimento Capello è già stata messa in pratica da qualcuno in Italia: l’Atalanta di Gasperini.