Serie A in campo la domenica di Pasqua: quando è successo l’ultima volta

La Serie A si ferma la domenica di Pasqua, ma non è sempre stato così. Scopriamo cosa è successo l’ultima volta che è successo

Da anni ormai il campionato di Serie A si ferma la domenica di Pasqua. Eppure, giocare in un giorno di festa era un’abitudine negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. L’ultima volta in cui è avvenuto ci proietta dentro un’altra Italia, sconvolta dal rapimento di Aldo Moro e dalla strage degli uomini della scorta.

Serie A in campo la domenica di Pasqua: quando è successo l'ultima volta
Serie A in campo la domenica di Pasqua: quando è successo l’ultima volta (Lapresse)

E’ il 26 marzo 1978, l’agguato di via Fani è passato da appena dieci giorni. Le Brigate Rosse fanno circolare il comunicato numero 2 in cui elencano le accuse al presidente della Democrazia Cristiana.

In televisione, raccontano Pino Frisoli e Massimo De Luca nel libro “Sport in TV: storia e storie dalle origini a oggi”, di sport ce n’è tanto. Allora ci sono solo due canali. Il primo, Rete Uno, trasmette alle 16.45 “90° minuto”, alle 18.15 la sintesi di una partita di Serie B e alle 21.40 lo storico programma “La Domenica Sportiva”, che è di fatto nato insieme alla televisione italiana.

Sulla Rete Due va in onda alle 15.30 “Diretta sport”, che prevede una diretta di basket, Gabetti Cantù-Cinzano Milano di Serie A 1. In serata alle 19 un tempo di una partita di Serie A e alle 20.00 “Domenica sprint”.

In campionato si gioca la 24ma giornata delle 30 in calendario, la Serie A di allora è infatti a sedici squadre. Alla vigilia, la Juventus ha quattro punti di vantaggio sul Torino e cinque sul Lanerossi Vicenza che in attacco schiera un giovane centravanti di cui sentiremo parlare a lungo: si chiama Paolo Rossi.

Serie A, l’ultima giornata in campo la domenica di Pasqua

Serie A, l'ultima giornata in campo la domenica di Pasqua
Serie A, l’ultima giornata in campo la domenica di Pasqua (Lapresse)

La Juventus capolista gioca in trasferta, in casa del Genoa allenato da Gigi Simoni futuro allenatore dell’Inter di Ronaldo. A pochi giorni dalla sfida decisiva di coppa contro il Bruges e a una settimana dal derby scudetto contro i granata, la Juventus pareggia 2-2. Tardelli e Boninsegna, con un’acrobazia da applausi, realizzano le reti dei bianconeri che a fine campionato vinceranno il tricolore. Per il Genoa segnano Ghetti e Damiani sempre su assist di Roberto Pruzzo, poi bandiera della Roma. Festeggia soprattutto Zoff che gioca la 176ma partita consecutiva in Serie A: non ne salta una dal 1971-72.

Nonostante l’atmosfera di festa, il finale di partita è violento. “Giovani teppisti“, scrive l’Unità, sparano sulle auto targate Torino dei tifosi ospiti.

Il Torino, però, non approfitta del mezzo passo falso dei rivali. I granata pareggiano in casa contro il Perugia, e così sfumano le speranze di scudetto. Il risultato è giusto: lo firma il ventenne Goretti dopo il vantaggio di Graziani. Radice, tecnico del Torino, è furioso: “Abbiamo perso un punto solo per demerito nostro. Ci tocca vincere il derby alla prossima giornata per ridurre a due punti il distacco”. Non ci riusciranno, finirà 0-0.

In quella domenica di Pasqua vanno bene le milanesi. L’Inter vince 1-0 in casa dell’Atalanta, pur sbagliando il primo rigore ricevuto dalla penultima giornata della stagione 1975-76, contro la Roma a San Siro: Muraro lo tira addosso al portiere Pizzaballa. Decide Oriali, che quattro anni dopo, al culmine di una vita da mediano, vincerà i Mondiali. Facile il 2-0 del Milan contro il Pescara.

A Verona va di scena il Napoli di Gianni Di Marzio, una squadra che naviga in zone medio-basse di classifica. Il protagonista della sfida è il portiere Massimo Mattolini, contestatissimo una settimana prima, che para un rigore a Mascetti. Livio Pin firma la rete da due punti, propiziata da una finta di Savoldi.

Decisamente più amara la Pasqua delle romane. Il Vicenza di Rossi e del tecnico G.B.Fabbri fermano i giallorossi sull’1-1 all’Olimpico: il risultato matura per effetto di due autoreti di Di Bartolomei e Prestanti.

Va peggio alla Lazio che perde 3-1 a Foggia. La società esonera il tecnico Vinicio e affida la squadra a Lovati. Infine, la Fiorentina difende uno 0-0 in casa contro Bologna. Il protagonista è il giovane portiere viola Giovanni Galli.

A fine campionato, la Juventus vincerà lo scudetto con cinque punti di vantaggio sul Torino e sul Vicenza di Rossi, capocannoniere con 24 reti.