Caos per Neymar, che rischierebbe fino a 5 anni di carcere: scopri di cosa è accusato l’attaccante brasiliano del PSG
Non c’è pace per Neymar, tornato nuovamente alla ribalta dei media non per le sue gesta in campo, ma per i problemi al di fuori del terreno di gioco. Il fantasista del Paris Saint Germain rischierebbe fino a 5 anni di reclusione in carcere. 
Dal suo trasferimento in Francia, O’Ney non è più riuscito a brillare come un tempo. La stella del Santos, esplosa dopo l’estate del 2011 e che ha formato uno dei tridenti più forti nella storia del Barcellona con Messi e Suarez, si è trasformato in un calciatore come tanti all’ombra della Tour Eiffel.
La sua classe resta immensa, ma né con i parigini, né con la nazionale brasiliana è riuscito a lasciare un segno indelebile. Nessuna Champions e niente Copa America o Mondiale. Quello in Qatar sarà l’ultima grande occasione per colui che è stato a lungo considerato il terzo calciatore più forte al mondo dopo Messi e Cristiano Ronaldo.
Neymar, accuse durissime: rischia 5 anni di carcere
Ai problemi di campo si aggiungerebbero rischi ben più gravi al di fuori del terreno di gioco. A riportare la notizia è stato El Pais, che dalla Spagna evidenzia come Neymar sia indagato per frode. Stando alle indiscrezioni, le autorità fiscali spagnole chiederebbero un risarcimento di 10 milioni di euro al giocatore e ben 2 anni di carcere.
L’accusa di frode, che raggiungerebbe gli 8,4 milioni di euro, riguarderebbe il passaggio del fantasista dal Santos al Barcellona nel 2013 e coinvolgerebbe persino Josep Maria Bartomeu, Sandro Rosell e i genitori di O’Ney. Non è tutto, però, perché i guai continuano.
La società brasiliana DIS, che rivendicava di possedere il 40% dei diritti del giocatore al momento del suo trasferimento, chiede un rimborso di 150 milioni di euro e ben 5 anni di reclusione in carcere per Neymar. Una condanna durissima, che se venisse confermata getterebbe il brasiliano nell’oblio. Le indagini della Polizia proseguiranno per sciogliere ogni dubbio e valutare la presunta colpevolezza o l’innocenza del talento brasiliano.
