Fifa 98, le dieci novità che hanno reso indimenticabile il videogioco

C’è un prima e un dopo nella storia dei videogiochi calcistici. Chi vi scrive è della generazione anni ’80, quella del Commodore 64 e del Vic 20, prototipi, all’epoca avveniristici dei pc del futuro. Si giocava in modalità Arcade poi, con i primi personal computer IBM e Apple, si è incominciata a intravedere qualche novità  rivoluzionaria nella giocabilità e nell’interazione con videogiochi pioneristici per alcuni dei quali si coniarono slogan esorbitanti, del tipo che mai in futuro si sarebbe raggiunto un livello simile.

Sensible Soccer, Ultimate Soccer Manager, il cult tutto italiano PC Calcio erano i titoli calcistici più in voga prima dell’avvento di quello che può essere ritenuto uno spartiacque irripetibile nella storia dei videogame calcistici, ovvero l’uscita di Fifa ’98 curata da EA Sports. Era dicembre di quell’anno, quando i negozi di informatica e di giocattoli (si, all’epoca non esistevano gli ipermercati di elettronica e tecnologia) esposero nelle vetrine, lo “scatolone” del gioco per Pc con Paolo Maldini in copertina e il CD per una console ancora poco diffusa, la mitica Playstation 1.

Del videogioco di Fifa era già uscite precedenti versioni negli anni precedenti ma nessuno aveva il carico di novità elettrizzanti presenti in quella del ’98, capostipite, di fatto, di un titolo ancora oggi gettonatissimo ed evolutosi con le modalità di gioco online. Ma perché Fifa ’98 è stato così importante ?. Proverò a spiegarvelo di seguito, riportandovi indietro nel tempo.

La Sigla

EA Sport “Tunnaghein“, era il claim italianizzato con il logo della casa produttrice che avviava il gioco, seguito da una breve pausa che precedeva la sigla sparata a tutto volume, ovvero la hit Song 2 della band inglese Blur, i rivali degli Oasis.   La voce di Damon Albarn e la musica accompagnavano una sorta di anteprima delle immagini del gioco con una carrellata su azioni, esultanze e gli stadi, altra grandiosa novità di Fifa 98.

Sentite che sound elettrizzante

Gli Stadi

Fifa ’98 sancì l’addio agli stadi pixellati, artefatti e tutti uguali. Il gioco infatti conteneva la riproduzione fedele di 16 stadi calcistici di tutto il mondo ovvero: Wembley (Londra), San Siro (Milano), Camp Nou (Barcellona), Parco dei Principi (Parigi), Olympiastadion (Monaco di Baviera), Amsterdam Arena, Rosunda Park (Stoccolma), Rose Bowl (Los Angeles, Pasadena), Azteca (Città del Messico), Maracanà (Rio de Janeiro), Ellis Park (Johannesburg), Hasely Crawford Stadium (Port of Spain, Trinidad e Tobago), Tokyo National Stadium, Olympic Stadium (Seul, Sud Corea), Australia Stadium (Sydney) e l’Ahmadou Ahidjo Stadium (Younde, Camerun).

Ogni stadio era selezionabile per le partite amichevoli o assegnato d’ufficio a ogni squadra scelta per le modalità campionato o Road to World Cup con le Nazionali. Prima di iniziare il match, la clip con le immagini reali dello stadio stesso che si accompagnavano a quelle della fedelissima riproduzione grafica.

I giocatori tutti uguali

Fine anni ’90, la computer grafica non era certo paragonabile a quella di adesso. Oggi i giocatori si lamentano con i designer per la mancata somiglianza, nel gioco, alle immagini reali. All’epoca, il problema non si poneva. I giocatori di tutte le squadre erano, fisicamente, tutti uguali, identici. A distinguerli, fortunatamente, le maglie dei club.

Le punizioni con il freccione e il fallo con il Q

Le modalità di gioco erano ben più realistiche rispetto a quelle dei videogiochi anni ’90. Azioni, tiri, gol ed esultanze erano davvero vicine al reale per l’epoca. Indimenticabile l’introduzione del Freccione con il quale era possibile direzionare calci d’angolo e punizioni, pronti a insaccarle nel sette.

Se poi si giocava in dubbio o nella modalità singola si stava perdendo malamente, sul Pc, premendo il tasto Q si risolvevano tutti i problemi. L’opzione infatti consentiva di effettuare un fallaccio da espulsione anche lontano dall’azione con conseguente interruzione di gioco. Tackle durissimi con i giocatori che volavano letteralmente in aria. Inutili le proteste nei confronti dell’inevitabile decisione arbitrale.

Senza falli e fuorigioco

A Fifa ’98 si poteva giocare anche in maniera selvaggia. Bastava semplicemente adattare la modalità nel menù opzioni, togliendo la possibilità all’arbitro di fischiare i falli o sbandierare un fuorigioco. Era una delle scelte più frequenti quando si giocava in doppio ed era fantastico assistere dopo una serie falli ripetuti, ai giocatori che protestavano, in  due o tre contemporaneamente, agitandosi come degli ossessi mentre l’azione proseguiva.

Telecronaca, Grafiche e Highlights

Che dire della coppia di telecronisti di Fifa ’98, Massimo Caputi e Giacomo Bulgarelli, il duo di commentatori dell’allora Telemontecarlo (TMC), emittente di proprietà di Vittorio Cecchi Gori che deteneva i diritti di Coppa Uefa e Coppa delle Coppe nonché dei Mondiali di Francia ’98, quest’ultimi trasmessi in simulcast con la Rai.

Nella cronaca dei match, Caputi raccontava le fasi di gioco (spesso senza attinenza alla realtà ma di certo non era colpa sua) mentre il compianto Bulgarelli si agitava anche per un innocuo cross o un tiro sbilenco. Una meraviglia nella meraviglia.

Mentre Caputi e Bulgarelli commentavano, chi assisteva alla partita poteva rimanere aggiornato su tempo e risultato con il boxino grafico in alto che diventava ancora più preciso se si andava ai rigori con la griglia dei cinque penalty oppure dopo un gol con il nome del giocatore e il minuto della segnatura. Al termine, due minuti di Highlights con le fasi salienti della partita. Una cosa davvero pazzesca.

Road to World Cup

Oltre alla modalità campionato con 11 leghe disponibili, il giocatore poteva optare anche per la Road To World Cup, ovvero scegliere una nazionale tra le varie confederazioni e condurla nel percorso di qualificazione fino alla fase finale dei Mondiali di Francia ’98.

Si poteva scegliere anche più nazionali contemporaneamente e c’è ancora oggi chi si vanta di essere riuscito a qualificarsi con lo Sri Lanka, l’Uganda, la Cambogia, San Marino, Lussemburgo o con la Sierra Leone di un giovanissimo Kallon (ex Inter, Vicenza e Reggina).

Il notevole successo della modalità Road to World Cup ha spinto l’EA Sport a produrre anche World Cup ’98, la versione Fifa dedicata appositamente ai Mondiali con la presenza di nazionali vintage.

La modalità Indoor

All’inizio del nuovo Millennio, la Nike produsse una pubblicità con alcuni suoi testimonial (Ronaldo il Fenomeno, Ronaldinho, Totti, Figo, Denilson, Davids e tanti altri) rinchiusi in una Gabbia per sfide tre contro tre. Fifa ’98 aveva anticipato i tempi permettendo ai giocatori sfide di club in una gabbia di plexiglass. Cinque contro cinque, la palla che non usciva mai, il gioco che non si interrompeva e sfide a chi picchiava di più…

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