La Serie A potrebbe ripartire il 13 giugno e terminare così la stagione in corso. Disappunto del medico sociale della Lazio, Ivo Pulcini, che a Radio Radio ha manifestato qualche perplessità su alcuni paletti imposti dal Cts.
La Serie A ha una data su cui impostare la ripartenza, i giochi dovrebbero riprendere il 13 giugno secondo il protocollo stilato dal Comitato Tecnico-Scientifico: un giocatore trovato positivo implica la quarantena di 14 giorni per tutta la squadra di appartenenza del giocatore, questo precetto inviolabile è stato – e continua ad essere – motivo di discussione per molti. Compreso il medico della Lazio, Ivo Pulcini, che ha espresso il proprio disappunto a Radio Radio.
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“Mettere tutto lo staff in quarantena qualora ci fosse un giocatore positivo è ridicolo, secondo me. Se ho un giocatore positivo e tutti gli altri sono sani, tratto i giocatori in salute come se fossero malati, ma siamo matti? Questo decreto è figlio di chi non vive la professione sul campo e parla da dietro una scrivania– ammonisce Pulcini – ma lo sanno questi signori qual è il compito del medico? Si dovrebbe agire prendendo esempio dal modello tedesco: una qualsiasi persona trovata positiva viene isolata dal resto della squadra e rimane in isolamento per 15 giorni. Il Cts ha il dovere di stilare un protocollo realizzabile su base scientifica”, ha concluso il medico del club biancoceleste.
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