Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, in un intervento a Radio Deejay ha parlato della sua volontà di riaprire presto gli stadi.
Il 12 giugno 2020, Roma avrebbe dovuto ospitare Italia-Turchia, prima partita del primo Europeo itinerante del 2020. Il coronavirus ha costretto a rinviare tutto di un anno. Così il 13 giugno 2020, l’Italia del calcio ha guardato verso Torino, teatro della prima partita sul territorio nazionale dopo il lockdown. A questa simbolica coincidenza ha fatto riferimento il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, intervenuto a Radio Deejay. Gravina ha espresso la sua soddisfazione per la ripresa e ha fatto ben sperare anche i tifosi che aspettano di tornare negli stadi.
La semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan, ha detto Gravina, ha rappresentato l’ultimo tassello, l’ultima conferma necessaria a cancellare ogni tipo di dubbio sul futuro della stagione. Dal suo punto di vista, però, manca ancora un aspetto, ovvero il ritorno dei tifosi allo stadio. “Spero che avvenga in tempi molto rapidi” ha detto. “Mi auguro che possano tornare già entro la prima metà di luglio”.
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Gli auspici di Gravina per il futuro della Serie A
Raggiungere questo traguardo vorrebbe dire per l’Italia essere tra le prime nazioni a uscire dal lockdown e dal tunnel del coronavirus, almeno dalla sua fase più drammatica. A preoccupare Gravina, non c’è solo la situazione di crisi in sé, ma anche la difficoltà a comprendere cosa l’abbia generata. “Serve dialogo e confronto” ha aggiunto il presidente, che ha invocato tutti a mantenere i toni bassi in questo periodo di ricostruzione che condurrà a un futuro di riforme.
Gravina, infine, ha ringraziato il presidente della Lega, Paolo Dal Pino. “Il rapporto con lui è stato un punto di forza” ha concluso Gravina. “Spero che tutto il calcio italiano possa riunirsi intorno ad un unico progetto. E’ stata la vittoria di tutti”.
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