Serie A

Moviola Benevento-Milan: rigore per i rossoneri, rosso a Tonali. L’analisi

La moviola di Benevento-Milan. Nel primo tempo, Pasqua concede un rigore ai rossoneri ed espelle Tonali. L’analisi degli episodi

Nel primo tempo della sfida contro il Benevento, il Milan passa in vantaggio su calcio di rigore ma rimane in dieci per l’espulsione di Tonali. Entrambe le decisioni dell’arbitro Pasqua di Tivoli appaiono giuste.

Iniziamo la nostra analisi dal calcio di rigore, concesso per fallo di Tuia su Rebic. Il difensore del Benevento, anticipato dal movimento dell’attaccante, manca completamente il pallone e colpisce l’avversario. Ricordiamo che, da regolamento, un calcio di punizione diretto (e dunque un rigore se il fallo si verifica in area) viene assegnato per uno di questi comportamenti considerati negligenti, imprudenti o con vigoria sproporzionata:

• caricare
• saltare addosso
• dare o tentare di dare un calcio
• spingere
• colpire o tentare di colpire (compreso con la testa)
• effettuare un tackle o un contrasto
• sgambettare o tentare di sgambettare

Tuia ha evidentemente colpito l’avversario, il rigore in questo caso è netto.

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Moviola Benevento-Milan, l’espulsione di Tonali

Moviola Benevento-Milan: rigore per i rossoneri, rosso a Tonali. L’analisi

Al 32′, il centrocampista ex Brescia Tonali interviene con la gamba alta sul ginocchio di Letizia. L’arbitro all’inizio lo ammonisce, ma viene richiamato al VAR, che può intervenire se il fallo rientra nelle casistiche per cui può essere sanzionato con un cartellino rosso.

PER LA FOTO DEL FALLO DA ESPULSIONE DI TONALI – CLICCA QUI

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Una volta al monitor, Pasqua si avvede che il fallo di Tonali si può far ricadere nella categoria del grave fallo di fallo. Ovvero, come spiega il regolamento, di un “tackle o un contrasto che mette in pericolo l’incolumità di un avversario”. Oppure, di un contrasto “commesso con vigoria sproporzionata o brutalità”. Secondo la norma del regolamento, ogni calciatore che colpisce un avversario “da davanti, di lato o da dietro, utilizzando una o entrambe le gambe“, con vigoria sproporzionata o mettendone in pericolo l’incolumità, si rende colpevole di un grave fallo di gioco. E tali condotte vanno punite con un cartellino rosso.

Alessandro Mastroluca

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