Piqué, dalla Coppa Davis all’Italia: la sua società punta la Serie A

La società di Gerard Piqué, che si è aggiudicata i diritti della Coppa Davis di tennis, sarebbe intenzionata a partecipare alla gara per i diritti del campionato italiano. Sulla holding però ci sono molti dubbi. 

La società di Gerard Piqué piomba sulla Serie A. E’ infatti ormai ufficiale l’offerta che la Kosmos Global Holding, fondata proprio dal difensore blaugrana, sia intenzionata a partecipare alla gara per acquisire i diritti televisivi del campionato italiano. Una corsa delicata, non solo per la crisi globale che sta condizionando il mondo dello sport, ma anche per l’interesse di tante società.

Per accaparrarsi i diritti sul triennio 2022-2024 sono infatti in lizza tutti i grandi colossi fra le emittenti, e l’asta potrebbe arrivare a più di 50 società pronte a trasmettere il campionato italiano.

Fra queste ci sono tutte le big del settore, e anche Amazon è entrata in corsa. L’ultima è proprio quella del calciatore del Barcellona, che oltre ad avere molti interessi sulla Liga Spagnola, ha acquisito i diritti della Coppa Davis. Un affare che è stato seguito da molte polemiche nel mondo del tennis, non convinto da molte operazioni svolte dalla Kosmos Holding.

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Piqué, le mani sulla Coppa Davis

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Gerard Pique con la maglia del Barcellona (Getty Images)

La Kosmos Holding di Gerard Piqué è nell’occhio del ciclone. Il mondo del tennis non ha digerito il nuovo format della Coppa Davis, stravolta dalle esigenze televisive che la compagnia del calciatore ha praticamente imposto. Un cambio radicale, che cancella la storica organizzazione della storica competizione maschile a squadre.

Già all’epoca della presentazione del torneo, svolta in persona dal centrale di difesa spagnolo, infuriarono le polemiche. Piqué ha deciso di creare una fase finale per 18 squadre divise in tre gironi da sei, poi quarti, semifinale e finale. Tutto in un unica sede e in una settimana.

La Kosmos è entrata nella gestione della manifestazione con un investimento promesso di 2,5 miliardi di euro per 25 anni a partire dal 2019. I grandi campioni, di fronte allo stravolgimento di un trofeo che si disputa dal 1900, hanno espresso molte perplessità.

La prima edizione, svolta a Madrid nel 2019, non ha cancellato del tutto i dubbi. Nel 2020, poi, le Davis Cup Finals, questo il nome ufficiale, non si sono svolte a causa dell’emergenza Covid. Lo slogan del nuovo evento, “un Mondiale per nazioni” non ha convinto tutti.

Anche le perdite sarebbero cospicue per la Kosmos, che in Spagna è attiva anche nella produzione di contenuti calcistici, come la serie “Matchday” dedicata al Barcellona.