Calciatori Panini, Allegra: “Figurine emozione unica, e Gigi Buffon…”

“In questa collezione siamo andati innanzitutto a cambiare il formato della figurina. Storicamente l’album Panini è legato al formato mezzobusto, quest’anno invece riproponiamo la figurina doppia – spiega Antonio Allegra – È un formato molto più ricco che prevede il mezzobusto più una figurina in azione, che in Italia è uscito solo una volta nella collezione 72/73, quindi quasi 50 anni fa. È una novità molto grossa per i nostri collezionisti. Poi vi sono delle sezioni speciali, totalmente innovative. Ad esempio una sezione dedicata agli avatar della Serie A Tim, quella specie di mostri che in qualche maniera presentano le partite. Oggi sono diventati figurina e ogni squadra viene rappresentata da uno di questi“.

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L’album dei Calciatori Panini è una tradizione che si rinnova ogni anno sin dal 1960. Perché le figurine continuano ad avere questo grande seguito?

“Credo che sia per un insieme di sensazioni che inizia nel momento in cui si ha una bustina chiusa in mano e la si strappa. In quel momento parte l’effetto multi sensoriale. L’emozione di vedere cosa ho trovato, se c’è il giocatore preferito o quello che mi serve per completare l’album. Poi l’odore delle figurine, che è cambiato nel tempo ma che ci riporta comunque a sensazioni anche piacevoli e passate, l’album dove tutti i nostri eroi si incollano e rimangono uniti tutti insieme in una specie di scrigno delle meraviglie. Senza dimenticare la possibilità di condividere questa passione e lo scambio. Sono un insieme di sensazioni multi sensoriali, diventato un momento di incontro tra genitori e figli e tra nonni e nipoti, che grazie al linguaggio universale delle figurine riescono a condividere una comune passione“.

Panini, la passione per le figurine coinvolge anche i giocatori

Tanto tempo fa la figurina rara era quella di Pizzaballa, oggi qual è invece la più attesa dai collezionisti?

“Ogni anno esce qualche figurina che diventa tra le più ricercate. Pizzaballa in effetti fu rara per un tema legato alla messa in stampa della figurina stessa. Oggi invece le stampiamo tutte contemporaneamente e le distribuiamo in maniera equa. Non facciamo discorsi di rare o più difficili da trovare di altre. È evidente che si tendono a creare figurine rare nel momento in cui ci sono i campioni più desiderati. È il mercato che crea quelle introvabili, perché se trovo quella del mio giocatore preferito magari una l’attacco sull’album, una la tengo nel portafoglio o l’attacco sul diario, se ce l’ho doppia magari non la scambio e quindi la faccio scarseggiare sul mercato delle doppie facendola diventare una figurina rara“.

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Sono tanti i giocatori o gli ex giocatori che continuano a collezionare figurine?

“Incredibilmente sì. Uno di questi, e lo ha ammesso più volte, è Gigi Buffon. Pur ricevendo come calciatore professionista la raccolta completa, ha svelato che spesso si reca a comprare le figurine in edicola con la scusa dei figli. Durante la conferenza di oggi abbiamo avuto il piacere di avere in collegamento Giacomo Raspadori del Sassuolo, e anche lui ha raccontato come il trovarsi la prima volta tra le figurine sia stata un’emozione paragonabile alla prima convocazione in prima squadra e a quella della vista della maglia con il suo nome. È stata un’emozione analoga e per lui ritrovarsi tra le figurine ha rappresentato il momento di svolta. In questo senso anche i calciatori di oggi danno un valore alle figurine Panini che è unico“.

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