Scoprì Vlahovic a 16 anni, il grande rimpianto di una big di Serie A

Curiosità sul colpo di mercato dell’anno, Dusan Vlahovic fu scoperto da un’altra big che però non ci ha creduto abbastanza.

In tempi di Fair Play Finanziario lo scouting ha aumentato esponenzialmente la sua importanza. Arrivare con larghissimo anticipo sui nuovi talenti prima che il loro prezzo diventi inaccessibile è diventato essenziale. Lo sanno i principali club di A, ma anche tutte le altre squadre, che con un’intuizione “alla Vlahovic” possono svoltare in un colpo solo quello che altresì sarebbe il fatturato di un intero anno. Come nel caso della Fiorentina. Non tutti sanno però che a scoprire il bomber serbo però non sono stati i Viola, un’altra grande di Serie A lo aveva scoperto all’età di 16 anni

Scoprì Vlahovic a 16 anni, il grande rimpianto di una big di Serie A
Scoprì Vlahovic a 16 anni, il grande rimpianto di una big di Serie A (Lapresse)

Ormai sempre più squadre abbracciano il famoso “progetto giovani“, chi meglio e chi peggio, ma a volte può essere anche questione di fortuna. Una svolta per certi versi “salutare”, anche se sotto sotto ha il retrogusto di chi fa di necessità virtù. I tempi delle spese folli per i campioni affermati sono alle spalle, salvo rarissime eccezioni, almeno in Serie A.

La ricerca del cosiddetto ‘crack‘ passa quindi dal rafforzamento del settore giovanile, ma anche da quello del team di scouting. Se in passato questa caratteristica era più comune tra le squadre “medie”, oggi è sempre più frequente vedere anche grandi società muoversi con larghissimo anticipo per assicurarsi le prestazioni di calciatori giovanissimi, a volte per cifre anche importanti.

Caccia al crack. Ecco chi aveva scoperto Vlahovic prima di tutti

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Vlahovic in azione con la Serbia. LaPresse

Serietà e costanza danno i loro frutti in questo senso e l’esempio più lampante lo abbiamo visto con l’Atalanta che, grazie anche alla mano di Gasperini, ha plasmato e sfornato una quantità di giovani talenti tale da portarla addirittura sul palcoscenico più importante d’Europa, la Champions League.

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Tra le big storiche invece è probabilmente il Milan quella che è riuscita a trarre i frutti maggiori dall’investimento su giovani promettenti, basti pensare al recente acquisto di Lazetic.

Certo non è sempre vero che un giovane promettente poi si tramuti in campione. Anche in questo caso uno degli esempi più emblematici ci riconduce al Milan ed a quella che fu la vicenda Mastour. L’ex baby-fenomeno infatti fu acquistato dai rossoneri a 16 anni vincendo la concorrenza dell’Inter. Purtroppo però l’italo-marocchino non è mai esploso, nemmeno in prestito ed attualmente si ritrova ad essere svincolato all’età di 23 anni.

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Uno che invece ce l’ha decisamente fatta è appunto Dusan Vlahovic, che quando giocava al Partizan fu preso in esame proprio dall’Atalanta. Fiutandone le potenzialità il suo club già all’epoca non era intenzionato a privarsene a cuor leggero. Nonostante avesse solo 16 anni le cifre dell’affare rientravano già nell’ordine di milioni, 2,5 per l’esattezza, ritenuti però troppi dai bergamaschi.