Serie A 22/23, svolta dalla Lega: “Juve, Inter e Milan non giocheranno…”

L’annuncio sulle big di Serie A da parte della Lega è un fulmine a ciel sereno. In cosa consiste la novità che rivoluziona le regole.

La Lega Calcio ha fatto un annuncio che è destinato a cambiare la stagione di Milan, Inter, Juventus, Napoli, Roma e Lazio. Cambiano quindi le regole e nulla sarà più come prima. Una svolta epocale destinata ad incidere sulla preparazione delle squadre e non solo e che rivoluzionerà i criteri finora adottati dagli allenatori delle squadre principali del nostro campionato.

Le big di Serie A hanno vinto un’importante battaglia che rappresenterà un punto di svolta per la prossima stagione. Il braccio di ferro di Milan, Inter, Juventus, Napoli, Roma e Lazio ha visto infatti la vittoria sulla Lega Calcio. L’organo istituzionale quindi dovrà regolarsi di conseguenza ed accontentare il volere dei top club del nostro campionato.

Il motivo della battaglia condotta dalle società più importanti della nostra Serie A è stato argomento di svariate discussioni e polemiche nel corso dei passati campionati. Il momento più atteso da molti tifosi che spesso rischiava di trasformarsi in un fattore in grado di compromettere irrimediabilmente la stagione o un obiettivo.

Serie A, svolta epocale per i top club

Uno dei temi più sentiti, in particolare dagli allenatori, ma conseguentemente anche da giocatori e ovviamente le società, è prossimo ad un cambiamento radicale. Dalla Lega infatti comunicano che nel sorteggio per il calendario di Serie A in programma per domani alle 12, saranno introdotti dei parametri finora inediti.

La Lega ha infatti disposto nel proprio regolamento che: “Per la prossima stagione Juventus, Inter, Milan, Napoli, Roma e Lazio non giocheranno mai l’una contro l’altra nei turni infrasettimanali”, e non solo. I club impegnati nelle competizioni UEFA infatti non si affronteranno neanche nelle turni di campionato compresi tra due match consecutivi nelle Coppe Europee. Niente più “tour de force” che hanno spesso costretto gli allenatori a sanguinosi turnover nonché dispendio di energie fisiche e mentali.