Serie A

Ibrahimovic provoca CR7: “Il vero Ronaldo è solo brasiliano”. Milan? “Volevo restare”

Ibrahimovic provoca Cristiano Ronaldo e parla del Milan

Zlatan Ibrahimovic è stato intervistato per la rivista GQ e tra i vari temi trattati si è soffermato anche su Cristiano Ronaldo, spendendo parole provocatorie nei suoi confronti. I due attaccanti potrebbero presto ritrovarsi uno contro l’altro in Serie A.

Ibrahimovic non ha mai nascosto la sua preferenza per Lionel Messi, suo compagno di squadra nel Barcellona circa 10 anni fa. Lo svedese, nella sfida tra i due fuoriclasse, si è sempre schierato dalla parte dell’argentino, rilasciando spesso dichiarazioni contenenti critiche o frecciatine al portoghese.

Ibrahimovic esalta Ronaldo “Il Fenomeno” e critica CR7

All’interno dell’intervista per GQ, Ibrahimovic, che presto potrebbe rivestire la maglia del Milan ha dichiarato: “In Italia ritroverò il vero Ronaldo? Macchè, quello è solo il brasiliano. CR7 non ha un talento naturale, è solo il frutto di molto lavoro”.

Cristiano Ronaldo attaccato da Ibrahimovic

Ibrahimovic in passato ha criticato anche la decisione di Cristiano Ronaldo, che ha scelto di vestire la maglia della Juventus: “Per lui è stata una sfida? Ca…te. Andare in un club del genere non è una sfida, avrebbe dovuto firmare per loro quando erano in Serie B“.

Pochi giorni dopo la vittoria del Pallone d’Oro da parte di Lione Messi, risuonano ancora più forti le parole che Ibrahimovic ha rilasciato lo scorso anno quando a vincere il premio individuale è stato Modric: “Ora sappiamo che i Palloni d’Oro non li vinceva Cristiano Ronaldo, ma Florentino Perez“.

Provocazioni a distanza che potrebbero presto trasformarsi in una sfida sul campo. Se Ibrahimovic dovesse realmente tornare in Italia, come da lui stesso dichiarato, non mancherà di certo lo spettacolo quando i due attaccanti si incroceranno per la prima volta a distanza di quasi un decennio.

Ibrahimovic torna a parlare del Milan

Sempre all’interno dell’intervista per GQ, Ibrahimovic ha parlato anche del suo trascorso nel Milan, la squadra più vicina ad acquistarlo dopo il suo addio dagli Stati Uniti: “Vivere e giocare in Italia mi ha reso la persona che sono oggi. La vecchia società rossonera era grande. Galliani per me era bravissimo, un dirigente fantastico. Faceva tutto per la squadra, però aveva anche molta disciplina. Quando non gli andava bene qualcosa lo diceva in faccia a tutti, se invece doveva farti dei complimenti, ti dava credito”. 

Zlatan ha concluso parlando del suo addio dal Milan: “Dopo due anni ho detto a Galliani che non volevo andare via, perchè stavo bene lì. Un giorno, ero al mare, e sul cellulare ho visto cinque chiamate di fila perse in 30 secondi, lì ho capito che qualcosa non andava. Chiamo Mino Raiola e mi comunica che mi avrebbero spedito al Psg“. 

Leggi anche -> Ibrahimovic, Milan o Bologna. Napoli difficile. Decisione vicina. Il punto

Claudio Mancini

Claudio Mancini, 23 anni. Diplomato nel 2018 al Liceo linguistico e attualmente aspirante giornalista e vincitore di un Master nel settore. Cresciuto con il sogno di diventare telecronista sportivo.

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