Gasperini rivive il dramma coronavirus: “Come una guerra a Bergamo”

Gianpiero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, rivive i momenti drammatici che ha passato la città di Bergamo in un’intervista esclusiva al “Guardian”.

Gasperini Atalanta
Gianpiero Gasperini (Getty Images)

Il calcio italiano proverà a ripartire, ma non sarà facile dimenticare quando è accaduto. Dopo circa tre mesi dallo scoppio dell’emergenza sanitaria, anche i protagonisti della Serie A sono ancora scossi e colpiti da questa terribile vicenda. In particolare Gianpiero Gasperini che, come i concittadini di Bergamo, la provincia italiana più colpita dal coronavirus, ha assistito in prima persona a questo dramma.

In un’intervista rilasciata al “The Guardian”, il tecnico dell’Atalanta non ha potuto ignorare quei momenti che l’hanno segnato molto a livello emotivo. Nello specifico della squadra nerazzurra si è passati dalla gioia sfrenata, per la qualificazione ai quarti di Champions League, alla grande paura dopo il ritorno in Italia.

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Atalanta, le parole toccanti di Gasperini

Gasperini Bergamo
Gasperini Atalanta (Getty Images)

Il paragone utilizzato da Gasperini è molto significativo dell’esperienza vissuta da tutta la squadra: “A Valencia c’era un clima di festa, quando siamo tornati a Bergamo sembrava di essere in guerra. Dopo appena due giorni, la situazione nel nostra paese era precipitata”.

Un cambio improvviso di stati d’animo che ha toccato molto il tecnico della Dea, quasi commosso nell’affrontare questo argomento: “Non potrò mai dimenticare le sirene delle ambulanze nel silenzio della città, un suono che ti rimane dentro per sempre”.

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