Bosnia, avversario dell’Italia in Nations League: giocatori chiave e curiosità

Tutto sulla Bosnia, avversaria dell’Italia nella prima partita della Nations League 2020-21. Sarà l’esordio da ct per Dusan Bajevic. La stella è Edin Dzeko, primatista per gol e presenze in nazionale

L’Italia inaugura il cammino in Nations League 2020-21 contro la Bosnia-Erzegovina, già avversaria degli azzurri nelle qualificazioni a Euro 2020. Oggi al 49° posto nel ranking FIFA, la nazionale ha debuttato in amichevole a Tirana nel 1995 dopo la dissoluzione della Jugoslavia. Affiliata alla FIFA dal 1996, l’anno della vittoria a Sarajevo sull’Italia che mise fine all’era Sacchi sulla panchina azzurra, e dal 1998 alla UEFA, la Bosnia-Erzegovina ha sfiorato la qualificazione al Mondiale del 2010. Ha perso solo al play off contro il Portogallo, ma quattro anni dopo ha centrato una storica presenza nella fase finale.

La nazionale bosniaca ha ottenuto la promozione nella prima divisione della Nations League grazie al primo posto nel girone della passate edizione, davanti ad Austria e Irlanda del Nord. Tuttavia, per l’Italia sarà una squadra tutta da scoprire. Alla fine del cammino di qualificazione all’Europeo, infatti, prima dello spareggio dello scorso marzo poi rinviato contro la stessa Irlanda del Nord, la Federazione ha sollevato dall’incarico di ct l’ex leggenda croata Robert Prosinecki e si è affidata a un’icona del calcio nazionale, Dusan Bajevic.

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Il ct della Bosnia-Erzegovina: Dusan Bajevic

Il ct della Bosnia-Erzegovina: Dusan Bajevic
Il ct della Bosnia-Erzegovina: Dusan Bajevic

Da calciatore, è un centravanti molto tecnico che trascorre quasi tutta la carriera nella squadra della città natale il Velež Mostar con cui 170 gol tra il 1966 e il 1983. Vive una prima parentesi di quattro anni all’AEK Atene, una squadra al centro della sua storia, e qui vince due volte il campionato greco e una volta la coppa nazionale. Vanta 37 presenze e 29 reti con la nazionale, comprese le tre allo Zaire al Mondiale del 1974.

Ha allenato l’AEK in diversi periodi. Si è fatto amare nella prima metà degli anni Novanta quando ha offerto un calcio spettacolare e portato i gialloneri, prima squadra greca a riuscirci dopo il cambiamento della manifestazione, alla fase a gironi di Champions League. Come racconta Enzo Navarra in un dettagliato articolo per “Il calcio greco”, i tifosi della squadra di Atene non gli perdonano il passaggio all’Olympiakos nel 1996. Qui ha vinto altri quattro campionati. Ha allenato anche PAOK, Aris Salonicco, Stella Rossa. Nel 2011 ha già aiutato la Federazione bosniaca a risollevarsi e ottenere la riammissione ai tornei internazionali dopo una sospensione.

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La stella della Bosnia-Erzegovina, Edin Dzeko

Tra i convocati di Bajevic, alla prima da ct, manca Miralem Pjanic. La stella non può che essere Edin Dzeko, centravanti della Roma che vanta il record per reti segnate (58) e per partite giocate (107) in Nazionale. Peraltro, proprio nella prima edizione della Nations League, nella sfida contro l’Irlanda del Nord del 15 ottobre 2018, con una doppietta è diventato il decimo migliore marcatore nella storia delle nazionali europee.

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Come giocherà contro l’Italia

Essendo la sua prima partita, si possono fare al massimo supposizioni su come sarà la sua nazionale. Proprio visto che si tratta della sua esperienza, sembra improbabile che decida per una rivoluzione totale dal punto di vista del modulo. Dunque, è ipotizzabile una conferma del 4-3-3 con il veterano Begovic in porta anche se in almeno una delle due partite potrebbe  giocare Ibrahim Šehić, nuovo acquisto del Konyaspor in Turchia.

Toni Sunjic è il difensore con più presenze tra i convocati. Centrale autorevole in entrambe le aree, gioca nella Dinamo Mosca e proprio con un deciso stacco di testa ha inflitto allo Zenit la prima sconfitta nel campionato russo, alla quinta giornata.

Gojki Cimirot, abitualmente schierato da vertice basso, e Muhammed Besic, garantiscono copertura difensiva a centrocampo. Sono anche gli unici due con più di venti presenze tra i convocati tra i calciatori disponibili per questi ruoli. La fonte creativa del gioco dovrebbe essere spostata qualche metro più avanti con un giocatore come Amer Gojak, mezzala della Dinamo Zagabria accostato un mese fa circa all’Atalanta. Rapido, buon dribblatore, schierato soprattutto come mezzala offensiva nel 4-3-3 o trequartista in un 4-2-3-1, dà meno garanzie come mediano. Ha dichiarato di ispirarsi a Pjanic.

Detto di Dzeko, è prevedibile che un altro posto del tridente sia assicurato al veterano Edin Visca, capitano inamovibile del Basaksehir con ha saltato nove partite in nove anni e festeggiato in estate il titolo nel campionato turco. Per il terzo slot nel tridente, attenzione a Haris Duljevic.

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