Juventus, arriva il pugno di ferro: la decisione spiazza tutti

La Juventus si vede costretta a passare agli “estremi rimedi” per correggere l’andazzo preso dalla squadra, la decisione è imminente.

Le vittorie contro Bologna e Maccabi Haifa sono state le cosiddette rondini che però “non fanno primavera”. Infatti appena il livello degli avversari si è alzato la Juventus è caduta di nuovo. Stavolta però il tonfo fa più male, perché arriva contro una rivale storica come il Milan e non solo. La prestazione fornita dai bianconeri è stata un disastro e ora la società si interroga seriamente sul da farsi.

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Max Allegri, allenatore della Juventus. (lapresse)

Quella di sabato contro il Milan non è stata una sconfitta come tante altre. La Juventus infatti non ha soltanto perso la partita, ma qualcosa di più. Colpa anche di tutto quello che aveva alimentato il pre-partita, a cominciare dalla frase boomerang di Allegri di qualche settimana prima. In un passato post-partita il tecnico bianconero infatti ebbe l’infelice idea di ribattere ad una critica sul gioco della Juventus affermando “Togliete 5 titolari al Milan e vediamo che succede“.

Risultato 2 a 0 per i Rossoneri, tra l’altro con diverse assenze, in una partita in cui i migliori in campo per i bianconeri sono stati probabilmente i pali della porta di Szczesny, che se non altro hanno fermato due volte Leao evitando un passivo peggiore. Ora però c’è da capire quale può essere la soluzione, perché la società non può più aspettare.

Cura per la Juventus, la scelta è fatta

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Giocatori della Juventus distrutti dopo la sconfitta col Milan. (lapresse)

Chi conosce il calcio sa bene che in un momento del genere la situazione dentro uno spogliatoio diventa delicatissima. Occorre quindi agire e farlo in fretta, perché sebbene siano tutti convinti che coi rientri di Chiesa e Pogba sarà un’altra Juventus, a gennaio anche la corsa quarto posto, rischia di essere compromessa.

Ecco perché la soluzione sembra essere unicamente il ritiro. La società e Allegri sono d’accordo su questo punto. In molti infatti vedono una squadra disunita e dunque il ritiro sembra l’unica strada percorribile, almeno prima di prendere realmente in considerazione l’ipotesi più estrema, l’esonero dell’allenatore, che però sarebbe un disastro a livello finanziario. Il provvedimento con ogni probabilità scatterà già a partire dal rientro della trasferta di Champions League in Israele.