Serie A, il protocollo non convince: la Lega chiede modifiche

Al termine di una riunione con i rappresentanti delle società di Serie A e i loro medici, la Lega Calcio ha comunicato che nella giornata di domani ci sarà un importante incontro con Cts, Ministro della Salute e Ministro dello Sport per valutare la possibilità di apportare nuove modifiche al protocollo sanitario

Serie A, il protocollo non convince: la Lega chiede modifiche (Getty Images)
Serie A, il protocollo non convince: la Lega chiede modifiche (Getty Images)

In quanti speravano che con l’approvazione del protocollo sanitario si potesse fare un importante passo in avanti verso la ripresa del massimo campionato italiano? Probabilmente in molti. Purtroppo, però, pare che le cose siano destinate ad andare diversamente. A dimostrarlo sono le reazione dei club. Dopo le critiche avanzate dall’AIC, in serata sono giunte anche quelle delle società di Serie A. Molte di queste, infatti, avrebbero minacciato di non andare in ritiro nel caso in cui non venissero applicate alcune modifiche al protocollo sanitario della Figc.

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Serie A, protocollo sanitario: quali sono le criticità

Serie A, protocollo sanitario: quali sono le criticità (Getty Images)

Come si legge nella nota diffusa dalla Lega di Serie A, a non convincere le società sarebbero soprattutto due aspetti: la quarantena di gruppo e la responsabilità dei medici sportivi in caso di nuovi contagi. Come anticipato già dall’Assocalciatori, la linea dura adottata dal Cts circa l’emersione di nuove positività, ha destato non poche polemiche. L’idea di dover mettere in quarantena, oltre al giocatore contagiato, anche il resto della squadra, infatti, spaventa e, non poco, le società. Il rischio che tale misura possa comportare un nuovo stop del campionato, infatti, è alta. E questo le società non possono permetterselo. Sì, perché i tempi sono risicati, e una nuova sospensione potrebbe compromettere definitivamente il prosieguo della stagione.

Per questo motivo, la Lega di Serie A ha fatto sapere che: “domani mattina, insieme ai vertici della FMSI e al Dott. Nanni, si riunirà con la Figc, per individuare insieme un percorso costruttivo di confronto con il Ministro della Salute, con il Ministro per le politiche giovanili e lo Sport, con il CTS, e giungere a un protocollo condiviso”.

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