Van Basten, la top 11 del “Cigno”: molto Milan, un grande escluso

Marco Van Basten ha tracciato la sua top 11 ideale. Ha scelto stelle che sono state protagoniste in Coppa Campioni e in Champions League. Significativo l’omaggio al Milan di Sacchi con cui ha conquistato due volte l’Europa

Van Basten, la top 11 di Champions: molto Milan, un grande escluso
Van Basten, la top 11 di Champions: molto Milan, un grande escluso

Marco Van Basten ha tracciato la sua formazione ideale per la Champions League. Tre volte Pallone d’Oro, il “Cigno” ha vinto due volte la Coppa dei Campioni. Ha segnato una doppietta in finale contro il Barcellona nel 1989, ha contribuito alla conferma del titolo nel 1990 contro il Benfica. Ha partecipato da protagonista ad alcune delle migliori partite di sempre del Milan di Sacchi, come il 5-0 al Real Madrid. Per il Daily Mail, ha indicato la sua formazione ideale.

Da buon olandese, non esula dal dogma del 4-3-3. In porta, ha scelto Gigi Buffon, che ha “la personalità perfetta per essere un portiere e una grande autorità nel comandare la difesa”. Davanti al portiere della Juve ha posizionato la linea a quattro del Milan di Sacchi, il moderno “Dream Team” del calcio italiano.

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Van Basten, la top 11: un 4-3-3 a tutta tecnica

Ronaldinho stella dell'attacco nella squadra ideale di Van Basten
Ronaldinho stella dell’attacco nella squadra ideale di Van Basten

A destra Mauro Tassotti, che era molto più di un difensore, ha spiegato, ma interpretava il ruolo con una fondamentale tendenza alla spinta offensiva e distribuiva importanti cross per gli attaccanti. Al centro della difesa Billy Costacurta, “difficile da superare anche in allenamento” ha spiegato” e Franco Baresi, il libero per eccellenza insieme a Gaetano Scirea. A sinistra Paolo Maldini, che avrebbe potuto giocare in qualsiasi posizione nella linea difensiva.

A centrocampo, le scelte dell’olandese si orientano sulla qualità tecnica e la brillantezza del possesso. Una formazione ideale, in fondo, non deve scendere in campo davvero  può anche fare a meno, pertanto, di un mediano difensivo.

Non possono mancare i due profeti del gioco di possesso del Barcellona, esaltato da Guardiola che però affonda le radici nel legame profondo dei blaugrana con la visione olandese del calcio totale. Dunque, spazio a Xavi, uno dei migliori centrocampisti di tutti i tempi predestinato a tornare al Barcellona da allenatore, e Andres Iniesta, capace di vedere lo spazio prima di tutti e di crearlo dove non c’è. Completa il trio di centrocampo Zinedine Zidane, che ha segnato uno dei più bei gol visti in una finale di Champions league, contro il Bayer Leverkusen.

In attacco, c’è ancora molto Barcellona. Il tridente si orienta intorno a Messi, la stella della squadra, “il migliore degli ultimi vent’anni” ha scritto Van Basten. Nel tridente di Van Basten non ha accanto Suarez e Neymar, con cui ha composto l’MSN da record nella Liga. Ma certo i due compagni che lo affiancano non sfigurano al confronto. Van Basten infatti ha selezionato Ronaldinho e il Fenomeno Ronaldo, che ha fatto la differenza negli anni Novanta in Europa. Non c’è spazio invece per Cristiano Ronaldo.

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